José Hierro del Real, una delle voci più rappresentative della poesia spagnola del dopoguerra, è nato a Madrid il 3 aprile 1922 e morto nella stessa città il 21 dicembre 2002. Trascorse la sua adolescenza nella città di Santander, in Cantabria nel nord della Spagna e fu imprigionato in gioventù per motivi politici. Le sue opere principali sono: "Tierra sin nosotros" (1947); "Con las piedras, con el viento" (1950), "Libro de las alucinaciones" (1964). La sua produzione, poco prolifica per un ventennio riprese copiosa negli anni Novanta: "Agenda" (1991), "Prehistoria literaria" (1991), "Emblemas neurorradiológicos" (1995); "Cuaderno de Nueva York" (1998, che gli valse il premio europeo per la letteratura Aristeion); le raccolte "Antología poética, 1936-1998" (1999), "Sonetos completos" (1999), "Antología personal" (2001) e "Guardados en la sombra" (2002). Tra i tantissimi riconoscimenti ricevuti spiccano il premio Reina Sofía di Poesía Iberoamericana (1995) e il premio Cervantes (1998).
Nel 2021 Multimedia Edizioni ha pubblicato il volume antologico "Quel che so di me", con la traduzione di Raffaella Marzano e una bella introduzione del poeta Juan Vicente Piqueras.