Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

Le voci della poesia

"Le voci della poesia" è probabilmente una delle collezioni audio sulla poesia più ampia e vasta a livello internazionale. Nell'archivio di Casa della poesia sono rappresentati al momento più di 700 autori con circa 15.000 audioclip (ancora in fase di acquisizione e catalogazione) trasferiti in formato digitale: voci dei poeti registrati soprattutto mentre leggono i loro versi (ma anche in conferenze, interviste, seminari, lezioni). Ci sembra opportuno segnalare l'importanza della "conservazione", della memoria sonora della poesia e del poeta, e la legittima richiesta che questo progetto vada ad ascriversi appieno tra quelli più tradizionali di conservazione artistica (di solito architettonici, pittorici, librari, ecc.). I materiali, raccolti in giro per il mondo (o inviati dagli stessi autori), oppure prodotti e registrati direttamente dalla nostra struttura, vanno da quelli storici sulla poesia del Novecento (Guillaume Apollinaire, Pablo Neruda, Allen Ginsberg, Jack Kerouac, Charles Bukowsky, Jorge Luis Borges, Paul Eluard, Antonin Artaud, Sylvia Plath, Langston Hughes, T.S. Eliot, Dylan Thomas, Ezra Pound, Vladimir Majakovskij, Sergej Esenin, Boris Pasternak, Anna Akhmatova, Josef Brodsky, Nazim Hikmet, Paul Celan, Carlos Drummond De Andrade, Julio Cortazar, Roque Dalton, Izet Sarajlic, Dane Zajc, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Pier Paolo Pasolini, Mario Luzi, Alfonso Gatto, ecc. ecc.) a quelli assolutamente contemporanei e a tutti quelli che in questi anni sono passati nella nostra struttura e nelle nostre manifestazioni. Le registrazioni spaziano da autori europei a quelli nordamericani, a quelli del Centro e del Sud America, arabi, africani, orientali, abbracciando quanto più possibile il pianeta. Le registrazioni sono corredate, quando possibile, dai testi originali e dalle loro traduzioni. Casa della poesia ha inoltre progettato: una postazione mobile di registrazione in grado di intervenire ed agire facilmente in "trasferta", per ampliare le possibilità di registrazione, e "postazioni di ascolto dedicate" all'utilizzazione dei materiali (sorta di juke-box poetici).