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04/04/2011

Il cammino delle comete. 2002 Pistoia

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Il cammino delle comete. 2002 Pistoia 02/05/2002 2/3/4 maggio 2002
Chiostro di San Francesco / Saletta Capitolare / Saletta Gramsci
PROGRAMMA
Giovedì 2 maggio, 2002
ore 19,00
Spazio Video
"Pier Paolo Pasolini.
Le confessioni di un poeta"
"Pasolini incontra Ezra Pound"
ore 20,00
"Le voci della poesia"
(V. Majakovskij, P. Eluard, G. Apollinaire, T.S. Eliot, D. Thomas, F.G. Lorca, S. Esenin, A. Artaud, ...)
ore 21,00
Reading
Jorge Enrique Adoum (Ecuador)
John Giorno (Stati Uniti)
Ledo Ivo (Brasile)
Tomaz Salamun (Slovenia)
Giacomo Trinci (Italia)
Venerdì 3 maggio, 2002
ore 19,00
Spazio Video
"United State of Poetry"
(A. Baraka, J. Brodsky, S. Cisneros, L. Cohen, W. Coleman, R. DOve, L. Ferlinghetti, A. Ginsberg, C. Milosz, L. Reed, D. Walkott, ecc.)
ore 20,00
"Le voci della poesia"
(P.P. Pasolini, S. Plath, A. Ginsberg, P. Neruda, J.L. Borges, L. Hughes, J. Kerouac, R. Frost, G. Corso, E. Pound, ...)
ore 21,00
Ricordo di Izet Sarajlic
Reading
Robert Creeley (Stati Uniti)
Lance Henson (Stati Uniti)
Ivo Machado (Portogallo)
Paolo Ruffilli (Italia)
Christiane Veschambre (Francia)
Sabato 4 maggio, 2002
ore 19,00
Spazio Video
"I fiumi di Ungaretti"
Carmelo Bene:
"Bene! 4 modi di morire in versi"
(Block, Majakovskij, Esenin, Pasternak)
ore 20,00
"Le voci della poesia"
(M. Benedetti, J. Gelman, P. Thomas, A. Baraka, J. Cortez, M. McClure, ...)
ore 21,00
Reading
Sinan Gudzevic (Serbia / Croazia)
Hawad (tuareg)
Juan Vicente Piqueras (Spagna)
Vivienne Vermes (Inghilterra)
Carmen Yanez (Cile)
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Musicisti:
Maurizio Carbone (percussioni), Marco Cinque (flauti nativi), Riccardo Morpurgo (pianoforte), Martin O'Loughlin (didgeridoo), Paolo Porfiri (strumenti a pizzico).
“La poesia, passando per la cruna d’ago d’una sillaba, o inserendosi in un torrente di parole, profittando d’un silenzio o d’un grido, d’una pagina come dell’aula di un congresso, aggiunge alla vita, nei modi più imprevedibili, ciò che le manca: e di cui siamo inconsapevolmente assetati”. Sono parole di Gianna Manzini, in margine ad un ritratto di Ungaretti. Siamo partiti da un’idea simile: il mondo è ancora inconsapevolmente assetato di poesia. Oggi, forse ancora più che ieri, si avverte come necessaria una comunicazione che rifugga la quotidiana banalità televisiva, la chiacchiera spesso verniciata di volgarità e sufficienza.
Abbiamo pensato che a questo bisogno va data una risposta. E non bastano i libri, le letture quasi clandestine in stanze solitarie. La poesia può essere un luogo, anche fisico, di incontro. È voce, presenza, palpabile emozione che si concretizza nelle parole, nei volti e nei gesti dei poeti.
Il cammino delle comete nasce dal desiderio di portare la poesia tra la gente. Di liberare i versi dalle catene delle antologie scolastiche, delle accademie, delle torri d’avorio. Crediamo che la letteratura debba saper essere sempre civile, e che possa essere insieme colta e popolare. Che sia comunicazione vera, che si rivolge al profondo di ognuno ed è capace di parlare insieme del quotidiano e dell’universale, del privato e della storia del mondo.
Il cammino delle comete (il titolo è tratto dai versi della poetessa russa Marina Cvetaeva: “Poiché il cammino delle comete / è il cammino dei poeti”) porta fino a noi poeti di tradizioni, lingue e culture diverse. La manifestazione vuole essere dunque non solo un importantissimo appuntamento culturale, ma anche un momento di incontro e di amicizia tra popoli e culture. Proprio attraverso il linguaggio della poesia è possibile un’autentica circolazione di idee e di conoscenze, uno scambio tra mondi lontani e diversi. Dalla poesia può venire un aiuto all’integrazione e al superamento delle differenze. Essa può aiutarci a comprendere che non ci sono frontiere insormontabili o ostacoli tali da impedirci di capire le ragioni degli altri.
Le parole della poesia crediamo servano a dare una speranza al nostro futuro. Più semplicemente a darci un futuro. Ma questo possiamo dirlo meglio attaìraverso i versi di Izet Sarajlic, il grande poeta bosniaco già ospite della prima edizione di questio incontri internazionali di poesia e che ci accompagnerà anche in questa nuova avventura: Salvo il futuro, la poesia non ha nessun alleato, / ed oggi, guarda caso, più di tutto siamo carenti di futuro”.
Comune di Pistoia
Regione Toscana
Progetto Porto Franco
Provincia di Pistoia
Associazione Teatrale Pistoiese
Si ringraziano:
Ministero delle cultura della Repubblica del Brasile
Ambasciata della Repubblica del Brasile in Italia
Istituto Brasile - Italia (IBRIT), Milano
Istituto Polacco di Roma
Pen Club Slovenia
Ministério da Cultura e Istituto Português do Livro e das Bibliotecas (Portogallo)
Teche - Archivi Rai, Roma
Washington Square Film, New York