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04/04/2011

Napolipoesia. 2001 Napoli

napolipoesia-2001
napolipoesia-2001
Napolipoesia. 2001 Napoli 01/05/2001 Castel Nuovo - Maschio Angioino
Napoli
27/28/29 aprile 2001
PROGRAMMA
27 aprile, 2001
ore 19,00 – 21,00
“Le voci della poesia”
(Audiobox: Allen Ginsberg, Jack Kerouac, Langston Hughes, Amiri Baraka, Jayne Cortez, Michael McClure & Ray Manzarek, ecc.)
ore 19,00 – 21,00
“Videopoesie”
United States of Poetry
(A. Ginsberg, A. Baraka, L. Cohen, L. Reed, D. Walkott, L. Ferlinghetti, Czeslaw Milosz, Joseph Brodsky, Sandra Cisneros, Rita Dove, ecc. )
Ore 21,00
Inaugurazione Napolipoesia 2001
Reading:
Michele Bàino (Italia)
Paul Dakeyo (Camerun)
Christopher Dewdney (Canada)
Antonio Gamoneda (Spagna)
Alberto Masala (Italia)
Izet Sarajlic (Bosnia)
Janine Pommy Vega (Stati Uniti)
28 aprile, 2001
ore 19,00 – 21,00
“Le voci della poesia”
(Audiobox: Mario Benedetti, Alvaro Mutis, Pablo Neruda, Clara Janes, Dulce Maria Loynaz, ecc.)
ore 19,00 – 21,00
“Videopoesie”
The Life & Time of Allen Ginsberg; Oye familia di Piri Thomas; Every child is born a poet di Piri Thomas, ecc.
Ore 21,00
Reading:
Casimiro de Brito (Portogallo)
Tommaso Di Francesco (Italia)
Jack Hirschman (Stati Uniti)
Devorah Major (Stati Uniti)
Juan Carlos Marset (Spagna)
Roger Robinson (Gran Bretagna)
Ciril Zlobec (Slovenia)
29 aprile, 2001
ore 19,00 – 21,00
“Le voci della poesia”
(Audiobox: Seamus Heaney, Tony Harrison, Ken Smith, Sonia Sanchez, Serge Pey, Piri Thomas, ecc.)
ore 19,00 – 21,00
“Videopoesie”
Lament 99 di Marko Novacovic (Lament over Belgrade di Milos Crnjanski); V di Tony Harrison; I fiumi di Ungaretti; Pasolini incontra Ezra Pound, ecc.
Ore 21,00
Reading:
Gabriele Frasca (Italia)
Sinan Gudzevic (Serbia/Croazia)
Hawad (Tuareg)
David Henderson (Stati Uniti)
Vicente Valero (Spagna)
Hugh Tolhurst (Australia)
Carmen Yáñez (Cile)
__________
Musicisti:
Carmela Cardone (arpa)
Maurizio Carbone (batteria, percussioni)
Mauro Di Domenico (chitarra e corde)
Gaspare Di Lieto (pianoforte)
Ferdinando Gandolfi (strumenti tradizionali a fiato)
George Johnson jr. (batteria, percussioni)
Alfredo Messina (fisarmonica)
Enzo Nini (sassofoni),
Massimiliano Sacchi (clarinetti e tastiere).
Il rumore del tempo che passa ci riporta l’eco di un gioco da bambini: “se fosse un fiore, se fosse un frutto, se fosse un animale...”. Proviamo a giocare con Napolipoesia: se fosse un elemento naturale cosa sarebbe? E’ difficile rinunciare all’acqua del mare di Napoli, al fuoco del Vesuvio, alla matericità della terra e dei corpi, ma alla fine diremmo aria. Perché nell’aria viaggiano gli uccelli e gli impulsi elettrici, gli aerei e gli aquiloni, la musica e la voce. E il vento. Una brezza impertinente che scompigli volumi polverosi, che porti nuova vita in stanze da troppo tempo chiuse, il cui accesso è interdetto da sacerdoti e vestali della Cultura. Portati da questo vento atterreranno, in una notte di primavera, i migratori della parola e l’incantesimo, almeno per tre giorni, potrà essere infranto: la poesia potrà tornare nella vita. Sussurrerà, o magari urlerà, ad ognuno di noi, che la “tenerezza è rivoluzionaria”, che l’amore è sovversivo, che la diversità è ricchezza, che il cambiamento è possibile, anzi indispensabile per impedire che l’offesa fatta al mondo si ritorca contro tutti noi.
Perché questa magia dell’incontro tra la realtà e l’utopia possa avverarsi, abbiamo ritenuto essenziale costruire anche questa seconda edizione di Napolipoesia a partire dall’elemento primario del corpo del poeta che legge il suo testo, ricongiungendosi in tal modo alla oralità della genesi della poesia. Quindi abbiamo ancora una volta ridotto al minimo indispensabile quello che si frappone tra questo evento e chi ascolta, consentendo (anche attraverso la videoproiezione delle traduzioni) il contatto diretto, quasi fisico, una sorta di abbraccio del pubblico che riconosce il suo poeta.
Ma allo stesso tempo abbiamo continuato a favorire la contaminazione tra linguaggi, insistendo sulla multimedialità non come gadget, ma come spazio di sperimentazione e di documentazione. Continuiamo a privilegiare l’interazione tra poeti e musicisti, che offre a nostro avviso una nuova dimensione non solo emotiva, ma soprattutto espressiva.
Siamo anche coscienti di aver operato delle scelte che potranno far storcere il naso agli accademici: non amiamo la poesia pura (ammesso che esista), preferiamo quei poeti che sanno farsi voce della vita quotidiana, che della storia o meglio delle storie siano parte viva, ci piacciono le voci che sanno dare corpo al sogno ed alle passioni.
In conclusione ci auguriamo che il Maschio Angioino in queste tre sere non sia il castello della purezza, ma la felice Torre di Babele in cui ognuno porta la propria identità uscendone più ricco di immaginazione e di desiderio, di umanità e di poesia.
Comune di Napoli
Assessorato alla Cultura
Si ringrazia:
Instituto Cervantes di Napoli e Ministerio de Educación, Cultura y Deporte – Dirección General del Libro, Archivos y Bibliotecas, Madrid
The British Council
Institut français de Naples
PEN Club Slovenia
Ministério da Cultura e Instituto Português do Livro e das Bibliotecas, Lisboa
Washington Square Film, New York
Teche–Archivi Rai, Roma
Prix Italia, Roma
Australia Council for the Arts di Roma
Ambasciata del Canada in Italia e Canada Council for the Arts
Istituto Universitario Orientale di Napoli, Dipartimento di Americanistica