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04/04/2011

Salerno come la città del mio amore

Salerno come la città del mio amore
Corrono i paesaggi
all’incontrario dell’automobile – cavalli di onde,
criniere solari che entrano nella poesia per riposare.
Piange mia moglie
accostata al vetro semiaperto dei sentimenti.
Salerno ! – come somiglia alla sua città natale !
Riconosciamo i posti dove ci amammo,
pur se giungiamo per la prima volta, da lontano,
molto lontano, da dove gli avvenimenti
hanno preso fuoco
e l’uno brucia l’altro: le stelle dolorano,
sono piaghe di stelle.
(Di giorno colmano il corpo dell'uomo
con i loro petali...)
Assomiglia salerno a Valona come le lacrime
assomigliano alla propria limpidezza.
E proprio quel vento che gioca tra gli alberi
e mormora: ti amo
e i gabbiani sfiorano con un’ala il mare
e con l’altra il cielo
e noi improvvisamente diventiamo ali di vita.
Valona nelle lunghe ciglia di mia moglie
s
c
e
n
d
e
sul candido braccio come la costa di Salerno.
E intanto corre l'automobile e il fato,
e giunge là dove siamo partiti, nel luogo natale
che si ripete per il mondo.