Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011
Di notte Ponoči
Perché un po' di meno
e non proprio con dio,
perché da qualche altra parte
e non in bagliore,
perché in un altro modo
e non eternamente.
Le mie mani sono così brutte,
la mia morte è così vicina,
la mia paura è così solida.
Ma non posso di meno,
che con dio,
non posso da nessun'altra parte
che di notte,
non altrimenti
che ora.
Zakaj kaj manj
kot z bogom,
zakaj kje drugje
kot v blesku,
kako naj drugače
kot večno.
Moje roke so tako grde,
moja smrt je tako kmalu,
moj strah je tako čvrst.
Saj ne morem manj
kot z bogom,
ne morem drugje
kot ponoči,
ne da se drugače
kot zdaj.
Sinan Gudžević