Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

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Lawrence Ferlinghetti
LAWRENCE FERLINGHETTI, IL PREVERT D'AMERICA


Il Prevert d'America. Il fondatore della prima libreria di soli tascabili. Il primo editore di poesia per soli volumi tascabili. L' editore di Allen Ginsberg e del suo clamoroso Howl. Il primo a distribuire i bottoni della campagna antinucleare esposti in una cesta vicino alla porta della libreria. Attivista del Fair Play for Cuba Committee. Anarchicopacifista. Da dove ha cominciato questo poeta, ora popolarissimo per la sua poesia e per le sue scelte di vita?.
La sua nascita e la sua educazione non hanno avuto parte rilevante nella sua storia e d' altronde sono rese oscure dall' ironia con cui ne parla: il suo biografo Neely Cherkovski ha svolto ricerche pazienti alle quali rimando gli studiosi. Importanti invece mi sembrano tre fatti chiave della sua vita: il suo arruolamento nella Marina dove rimase fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale partecipando allo sbarco in Normandia, la frequentazione del Greenwich Village dove conobbe dei radicali pacifisti che lo attirarono nella ideologia di sinistra e la scoperta della poesia di Jacques Prevert, che il poeta lesse la prima volta su una tovaglia di carta a St. Brieuc nel 1944, come ha raccontato nell' introduzione a Paroles, la raccolta da lui tradotta e pubblicata nel 1954.
Quando venne congedato andò a vivere al Greenwich Village frequentando la Columbia University e leggendo Henry Miller, James Joyce, Gertrude Stein e soprattutto William Butler Yeats, di cui trovò una copia su un sedile della ferrovia sopraelevata, come raccontò nella poesia numero 26 delle Pictures of the Gone World (Quadri del mondo andato). Intanto continuava a scrivere poesie sotto l'influenza di Thomas Stearns Eliot e Ezra Pound; si laureò nel 1947 e l'anno dopo, con una borsa di studio da ex militare, andò a studiare alla Sorbonne di Parigi dove subito cominciò a elaborare un romanzo. Il romanzo diventò Her, che sarebbe stato pubblicato dodici anni dopo dalla New Directions di James Laughlin: un romanzo di stampo surrealista basato su un monologo interiore. Poi conobbe Kirby Smith, una splendida ragazza del Sud. anche lei laureata alla Columbia University e la sposò in Florida nel 1951:intanto si era spostato a San Francisco, traduceva Prèvert e scriveva critica d'arte sulla rivista ''Art Digest" di New York, venendo così in contatto con i pittori dell'espressionismo astratto che lavoravano in quegli anni a San Francisco e lasciandosi influenzare specialmente dalle pitture in bianco e nero di Franz Kline e dalla calligrafia cinese introdotta da Marc Tobey e da Morris Graves. Fu in questo periodo che cercò di trovare un rapporto tra la parola scritta e la pittura dell'espressionismo astratto; voleva raggiungere una percezione pittorica attraverso la parola stampata: il biografo Cherkovski dice: "Voleva disporre i versi in modo che il loro aspetto aiutasse ad esprimere il messaggio. Questo modo di disporre i versi. che è la croce e la delizia degli editori di Ferlinghetti e di Allen Ginsberg, presenta poesie non più costituite da strofe ma da "gruppi di parole sistemati sulla pagina secondo l'importanza o il significato o l'umore dell'immagine o del concetto espresso". Seguendo questa idea Ferlinghetti scrisse le ventisette poesie di Pictures of the Gone World, che nel 1955 pubblicò come primo volume della sua casa editrice City Lights Books.
A questa gloriosa casa editrice tanto famosa nel mondo arrivò sull'onda della San Francisco Poetry Reinassance, la Rinascita Poetica di San Francisco, il momento magico che trasformò la poesia americana in una esplosione di creatività e di rinnovamento. Il mezzo espressivo più visibile del rinnovamento furono i readings, cominciati in sordina nel 1947 quando Madeline Gleason organizzò un Festival di Poesia Moderna che viene considerato di solito il primo reading pubblico d'America (fra gli altri lesse per lei Dylan Thomas ne 1952). Forse furono questi readings a dare l'idea a Ruth Witt-Diamant di fondare nell'estate 1953 il San Francisco Poetry Center, il Centro di Poesia di San Francisco, dove si raccolsero i poeti californiani per ascoltare quelli che venivano da più o meno lontano. In quegli anni Ferlinghetti conobbe il poeta Kennett Patchen, per il quale nutrì sempre un'enorme ammirazione e del quale nel 1956 pubblicò una raccolta di poesie, e il compianto Kenneth Rexroth, che aveva quattordici anni più di lui e con la sua grossa reputazione di uomo di cultura formata a Chicago faceva da catalizzatore dei giovani poeti. Il Centro fu inaugurato con un reading di Theodore Roethke e nel 1954 vi andò a leggere anche Wyston Hugh Auden; i poeti locali che lo frequentavano erano per esempio Jack Spicer, Robin Blaser, Thomas Parkinson, William Everson (un sacerdote chiamato Fratello Antoninus), Lew Welch, Philip Lamantia. Gary Snyder, Philip Whalen, Michal McClure. La poesia che leggevano era estetizzante e formale e attirava soprattutto un pubblico di addetti ai lavori.
In questo clima Kenneth Rexroth dava in casa sua ogni settimana dei readings privati per poeti che si incantavano a vedere la sua enorme e raffinata biblioteca di contenuto internazionale conservata in cassette da frutta; i suoi seguaci più fedeli costituivano una comunità radicale nata dagli obiettori di coscienza della Seconda Guerra Mondiale e artefici della Berkeley Reinassance degli Anni Quaranta che faceva capo alla rivista ''Circle''.
Frequentando Rexroth e il San Francisco's Poetry Center Ferlinghetti venne a contatto con tutti i poeti che più tardi sarebbero stati considerati i protagonisti della San Francisco Poetry Reinassance. Cominciò a mandare poesie alla rivista "City Lights" diretta da Peter Martin, un radicale che voleva raccogliere i protagonisti della scena culturale di San Francisco e aveva in mente di aprire una libreria specializzata in libri tascabili: Ferlinghetti diventò suo socio e nel giugno 1953 la City Lights Bookstore iniziò la sua mitica storia non soltanto di libreria "economica" ma di luogo di ritrovo dei poeti di San Francisco. Subito Ferlinghetti pensò di pubblicare libri di poesia in edizioni tascabili col nome City Lights, dopo aver chiesto i diritti a Charlie Chaplin, creatore del film che recava questo titolo; ma Peter Martin non fu d' accordo e nel 1955 si separò dal poeta lasciando in libreria come assistente o commesso o comunque lo si voglia chiamare Shigeyoshi (detto Shig) Murao, che più tardi diventò socio di Ferlinghetti e lo sarebbe rimasto fino al 1975, quando le loro strade si divisero.
Appena partito Martin, Ferlinghetti pubblicò il primo volume della sua Pocket Poets Series, che uscì il 10 agosto I955 con le pagine non numerate e cucite nel mezzo del volume con due punti, la copertina gialla bordata di nero e le ventisette poesie di Pictures of the Gone World: fu il primo volume stampato delle liriche di Ferlinghetti e rivelò la sua idea di sistemare i versi come un disegno che ne sottolineasse i significati. Sono considerate poesie giovanili ma già avevano uno stile inconfondibile e un inconfondibile modo di scegliere come tema la vita quotidiana individuandola nella sua realtà più spicciola: Allen Ginsberg disse più tardi che era come se il poeta stesse seduto davanti alla vetrina del suo negozio e descrivesse tutto quello che vedeva avvenire nella strada. Ferlinghetti si ritrovò dunque proprietario di una libreria e di una casa editrice, amico di tutti i pittori e poeti di San Francisco e affermato poeta lirico lontano dal linguaggio accademico e immerso nella parlata comune. Tre anni più tardi, nella primavera 1958, pubblicò sulla "Chicago Review" un saggio sulla poesia di San Francisco nel quale sembra di rintracciare un ritratto della sua stessa poesia, dove dice tra l' altro : "Il tipo di poesia che ha fatto più chiasso qui è diversa dalla Poesia sulla Poesia, la poesia della tecnica, la poesia per i poeti e i professori che ha dominato le riviste e le antologie e che naturalmente si scrive anche a San Francisco. La poesia che si è fatta udire di recente è ciò che potrebbe essere chiamata 'poesia di strada' . Perché consiste nel far uscire il poeta dal suo interiore santuario estetico dove troppo a lungo è rimasto a contemplare il suo complicato ombelico. Consiste nel riportare la poesia nella strada dove era una volta, fuori dalle classi, fuori dalle facoltà e in realtà fuori dalla pagina stampata. La parola stampata ha reso la poesia silenziosa. Ma la poesia di cui parlo qui è poesia parlata, poesia concepita come messaggio orale. A volte è stata letta col jazz, a volte no... quello che importa è che questa poesia usa gli occhi e le orecchie come non sono mai stati usati per molti anni". Nel 1 956 James Laughlin, proprietario della casa editrice New Directions di New York, al quale Ferlinghetti aveva mandato le sue traduzioni di Prèvert, gli propose di pubblicare A Coney Island of the Mind (Coney Island della mente), una raccolta di quarantotto poesie delle quali tredici, dietro suggerimento di Laughlin stesso, erano ricavate da Pictures of the Gone World, e che conteneva nella seconda parte la famosa Autobiography (Autobiografia) alla quale attinsero tanti suoi critici: il volume uscì nel l 958.
Ma tra la pubblicazione del primo e del secondo libro di Ferlinghetti accadde un fatto che lasciò una grossa impronta nella storia letteraria d'America: alludo alla pubblicazione dello Howl (Urlo) di Allen Ginsberg che uscì nell'ottobre 1966 come quarto volume della Pocket Series di Ferlinghetti. Ferlinghetti aveva sentito leggere la poesia dall' autore alla Gallery Six durante il reading ormai famoso del 5 ottobre 1955, organizzato da Ginsberg in favore del pittore Wally Hedrick e presentato da Rexroth, nel quale lessero Gary Snyder, Philip Lamantia; Michael McClure, Philip Whalen e Lew Welch mentre Kerouac si aggirava nella sala gremita di settantacinque persone offrendo vino al pubblico (più tardi descrisse la serata in The Dharma Bums (Vagabondi del Dharma), dicendo:
"Seguii i poeti al reading della Gallery Six quella sera, che fu la sera della nascita della Rinascita poetica di san Francisco. C'erano tutti. Fu una notte pazza... Tutti urlavano Go! . Go! Go! come in una jam session e Rexroth si asciugava le lacrime dalla felicità").Quella sera Ferlinghetti mandò a Ginsberg un telegramma ricalcando quello che Ralph Waldo Emerson aveva mandato a Walt Whitman quando aveva ricevuto una copia dell'edizione 1855 di Leaves of Grass, Fili d'erba: "Ti saluto all'inizio di una grande carriera". Ferlinghetti aggiunse : "Quando mi dai il manoscritto?" .
Il libro uscì con una prefazione di William Carlos Williams e venne confiscato dal capo della dogana provocando l'arresto di Shig Murao che lo vendeva e di Ferlinghetti che l'aveva pubblicato: l'editore raccontò questa storia sulla ''Evergreen Review". Il processo che seguì l'arresto di Ferlinghetti e di Murao , mentre Ginsberg era in Marocco, mostrò una della più grosse prese di posizione letteraria di tutti i tempi d' America: in difesa di Ginsberg vennero a testimoniare fra gli altri Kenneth Rexroth e Mark Schorer e da tutta l' America arrivarono dichiarazioni di solidarietà, di Kenneth Patchen, James Laughlin, Barney Rossett, Thomas Parkinson, Robert Duncan e così via. Alla fine del processo circolavano diecimila copie di Howl e il libro e il suo editore erano diventati un caso nazionale: Ginsberg considerò sempre questo processo il suo più bel premio letterario.
Anche maggior popolarità ottenne il secondo volume di versi di Ferlinghetti, A Coney Island of the Mind, che in pochi anni vendette un milione di copie diventando un celebre best seller di poesia. Ormai la Rinascita poetica di San Francisco era un fenomeno riconosciuto su scala nazionale e venne divulgato nel secondo numero della ''Evergreen Review" fondata nel 1957 da Bamey Rossett e Donald Allen : era un Numero Unico intitolato The San Francisco Scene; molto più tardi, nel 1980, Ferlinghetti stesso insieme a Nancy Peters, che presto sposò Philip Lamantia e aiutò Ferlinghetti nella direzione della casa editrice, scrisse e pubblicò una splendida storia illustrata di quel periodo intitolandola Literary San Francisco, dove sono raccolte le immagini e le notizie degli eroi letterari cittadini. La critica d'America recensì A Coney Island of the Mind sui giomali e riviste più importanti, a volte attaccando Ferlinghetti, a volte lodandolo ma spesso individuando la sua straordinaria capacità di scavare nel significato delle cose comuni e di far rivivere le sue reminiscenze della cultura europea e dei poeti sperimentali americani. Per esempio la celebre poesia intitolata Autobiography (Autobiografia) è tipicamente rivelativa del suo modo di mescolare i dati della realtà in una rete allusiva densa di tensioni e di riferimenti. Quando il poeta dice :
La sfilata dei netturbini l'ho vista
quando nevicava.
Ho mangiato salsicce allo stadio.
Ho ascoltato l' Appello di Gettysburg
e l'Appello di Ginsberg.

fa una carrellata che comprende insieme un fatto sociale come la sfilata degli spazzini, un fatto naturale come quello della nevicata, un fatto quotidiano come quello delle salsicce, un fatto storico come il richiamo alla Guerra Civile e un fatto intellettuale come la citazione di Ginsberg, polemicamente innalzato alla stessa importanza della storia nazionale.
La popolarità procurata da A Coney Island of the Mind fu ulteriormente accresciuta nel 1958 dalla pubblicazione dell'antologia Paroles (Parole), dove Ferlinghetti raccolse le sue traduzioni di Prévert e dove incluse un'introduzione nella quale sottolineava che Prévert descriveva i fatti della vita quotidiana e scriveva "come si parla". Presto il poeta venne definito il Prévert americano; ma la pubblicazione del romanzo giovanile Her nel 1 960 gli attirò anche la definizione di scrittore surrealista. Il biografo Cherkovski cita una frase dell'autore che definisce il romanzo: "Un libro nero surreale, semiautobiografico di un periodo semipazzo della mia vita". il libro è costituito da bozzetti, notazioni, ricordi, voci di diario riuniti sulla base i libere associazioni. Ormai Ferlinghetti era un personaggio pubblico d'America. Aveva comperato un terreno a Bixby Canyon, vicino a Big Sur, e una casa vittoriana a Potrero Hill, una zona residenziale di San Francisco dalla quale si vede la baia. Questo non attenuò le sue simpatie politiche e nel 1959 il poeta andò in Cile con Ginsberg per partecipare a un congresso di scrittori comunisti che aveva luogo durante la rivoluzione cubana, pochi giorni dopo che Fidel Castro era entrato alla Havana e di lì si recò in Bolivia, in Perù e in Messico. L'anno dopo, dopo essere diventato un attivista del Fair Play for Cuba Committee, andò a Cuba e sulla scia del suo entusiasmo per Castro scrisse un opuscolo intitolato One Thousand Fearful Words for Fidel Castro, che incluse poi nella raccolta di versi Starting from San Francisco (Partendo da San Francisco), pubblicata dalla New Directions nel l 961 e dedicata al Professor Philliphs Russel che all'Università di Chapel Hill lo aveva introdotto alla poesia populista. La raccolta conteneva anche un testo diventato famoso intitolato Tentative Description of a Dinner to Promote the Impeachment of President Eisenhower, datato maggio 1958, che rimane uno degli esempi della Resistenza condotta dai poeti Beat al governo di Eisenhower e al neofascismo di Joseph McCarthy e fece entrare Ferlinghetti nella lista dei cittadini sorvegliati dall' FBI. Questo non impedì a Ferlinghetti di pubblicare per la City Lights, su idea dei poeti, Michael McClure e David Meltzer, la rivista anarchico-pacifista intitolata "Joumal for the Protection of All Beings", con l' intento di stampare una "rivoluzionaria rivista visionaria alla quale collaborarono Gary Snyder e Michael McClure, Gregory Corso con un' intervista ad Allen Ginsberg e Allen Ginsberg con un'intervista a William Burroughs, e così via. Mentre Starting from San Francisco continuava la sua vasta circolazione, la New Directions pubblicò a Ferlinghetti due raccolte di commedie, Unfair Arguments with Existence nel l963 e Routines nel 1964. Le due raccolte sono accompagnate da note esplicative di Ferlinghetti e sono presentate sulle copertine come "piccoli drammi beat tolti dalla vita reale"; la prima è costituita da sette brevi commedie che si muovono "in un' area chiamata dall' autore il Teatro della Terza Corrente...e pongono Ferlinghetti vicino a Ionesco, Genet e Tardieu". la seconda, Routines, è costituita da dodici commedie nelle quali, dice la copertina: "Ferlinghetti allarga i suoi esperimenti in una terra di nessuno tra il dramma vecchio stile e l' improvvisazione spontanea dello happening".
Intanto Ferlinghetti continuava a viaggiare: nel 1963 ritornò a Parigi a rivedere i luoghi del suo dopoguerra e di lì andò in Spagna; nel 1965 ritornò in Spagna con la moglie Kirby e i figli Julie e Lorenzo e di lì andò a Parigi e a Londra a leggere nel celebre reading dell' ll giugno l965 tenuto alla Royal Albert Hall davanti a 7000 persone, dove lessero anche Ginsberg, Gregory Corso e Andrej Voznesensky. Durante quella serata, che introdusse in Europa la scena dei Figli dei Fiori, coi ragazzi che circolavano scalzi e in tunica bianca in un' aria greve di incensi e di marijuana mentre i poeti leggevano poesie contro la guerra in Vietnam, Ferlinghetti lesse un testo dal titolo molto polemico To Fuck is to Love Again che venne stampato da Ed Sanders nel 1965 a ciclostile su fogli verdi, rosa, arancione, grigi, celesti e azzurri e venne poi incluso nella seconda edizione di Starting from San Francisco; la poesia, chiaramente autobiografica, è una celebrazione dell' amore e dell' anarchia. Da Londra Ferlinghetti andò al Festival di Spoleto, dove incontrò Ezra Pound che gli ispirò una breve memoria inserita poi nella seconda parte di Open Eye, Open Heart (Occhio aperto, cuore aperto), pubblicato da Laughlin nel 1973. Da Spoleto ritornò a San Francisco e si trovò al centro della radicalizzazione di quegli anni :nel 1 964- 1965 era iniziato il Movimento contro la Guerra in Vietnam. Insieme alla scena del Movimento contro la Guerra in Vietnam si svolgeva la scena dei Figli dei Fiori: il 14 gennaio 1967 ebbe luogo il primo Human Be-in, la famosa riunione di comunità anarchico-tribali di cui Ginsberg fu un leader, durante il quale lessero Gary Snyder e Michael McClure e che si sviluppò nella cosiddetta "Estate dell'Amore". un'estate seguita da un' intensa attività concentrata contro la guerra in Vietnam con la collaborazione di quasi tutti i poeti della Rinascita di San Francisco, Snyder, Corso, McClure, Ginsberg, Ferlinghetti, tutti insieme nella stessa linea del dissenso non violento antimilitarista come erano stati tutti insieme nel dissenso non violento antinucleare. L'impegno politico di Ferlinghetti continuò: il 9 dicembre 1967 partecipò a una dimostrazione al distretto di Oakland, venne arrestato con altri sessantasette dimostranti tra i quali Joan Baez e fu condannato a diciannove giorni di prigione che scontò a Santa Rita; quando venne eletto Richard Nixon pubblicò con la New Directions Tyrannus Nix ? , settantaquattro pagine di testo e diciassette di note, che l'autore definì: "Un caustico attacco alla faccia che l' America mostra oggi". L' anno prima, nel dicembre 1968, Ferlinghetti venne a ricevere il Premio Taormina per la traduzione italiana di Coney Island of the Mind, uscita per Guanda, con la premessa. "Il titolo di questo libro è tratto da Into the Night life (Nella vita della notte) di Henry Miller. È usato fuori dal contesto ma esprime il significato che attribuivo a questi versi quando li scrissi: come se, nel loro insieme, costituissero una specie di Coney Island della mente, una specie di circo dell'anima". In quell'occasione Ferlinghetti disse a Rosanna Guerrini, in un' intervista pubblicata sul ''Tempo'' il 1 8 gennaio 1 969 , ri spondendo alla domanda: "Che cosa pensa della poesia?''. "Penso che non si debba più usare il termine poesia ma il termine messaggio orale destinato al pubblico. Penso che le poesie bisogna gridarle, magari accompagnarle con complessi di jazz e di musica indiana, insomma fare tutto il possibile perché questi . messaggi orali riescano a cambiare un po' la coscienza e il cuore dell'uomo. Penso che no si possono più scrivere poesie d' amore ma poesie lunghe di impegno; che si debba affilare il verso come un' arma destinata alla pace... Per la morte di Bob Kennedy durante tre giorni la televisione ha trasmesso le sue immagini, ho abbassato il sonoro, ho messo dei dischi di musica indiana e ho scritto la poesia Assassination Raga (Raga dell' assassinio). Per i funerali di Kennedy davanti a duemila persone ho eseguito i miei nastri in cui avevo inciso musica e poesia" .Per qualche anno Ferlinghetti fu assorbito dalle dimostrazioni politiche e dalla attività editoriale. Intanto divorziava dalla dolcissima Kirby per sposare Paula Lilliwand, che aveva incontrato nel 1972, lo stesso anno in cui andò in Australia con Allen Ginsberg e il figlio Lorenzo per partecipare col poeta Andrej Voznesensky al Festival delle Arti di Adelaide, recandosi poi a leggere anche a Sidney e a Melboume.L' anno dopo uscì per la New Directions Open Eve, Open Heart, un volume di centoquarantotto pagine che è il più corposo pubblicato finora dal poeta. È costituito da quattro parti dove le poesie sono intercalate alle prose; c' è anche una poesia visiva intitolata Concrete Politics (Politica concreta), a forma di quadrato costituito da tredici versi di sette parole monosillabiche. Nelle poesie di questa raccolta Ferlinghetti passò dal pubblico al privato parlando per esempio della sua infanzia in True Confessional (Confessionale vero), o dei suoi rapporti deteriorati con la moglie, in Mock Confessional (Confessionale ironico), o della morte di Kenneth Patchen, o di uno smagliante ricordo di Bolinas (un centro dove si erano raccolti a vivere molti poeti e dove Ferlinghetti aveva soggiornato con Kirby e coi due figli) in Sunrise Bolinas (Alba, Bolinas). L'ultima parte del libro echeggia il costume introdotto da Ginsberg e si apre con questa avvertenza: "Interessato a sviluppare salmodie con parole americane-inglesi opposte al canto in sanscrito o altre lingue sconosciute, in molte occasioni ho cantato detto o salmodiato questi versi in varie versioni, a volte con molta ripetizione spontanea, spesso con accompagnamento di cetra". Fu questa la raccolta più importante uscita dopo The Secret Meaning of Things (II significato segreto delle cose), del l 968: nel 1971 uscirono soltanto due esempi di calligrafia stampata, Back Roads to Far Places (Strade secondarie per luoghi lontani), pubblicato dalla New Directions e The lllustrated Wilfred Funk, pubblicato dalla City Lights, entrambi seguendo l' idea grafica della poesia Smoking Grass Rêverie (Fantasticheria fumando erba), pubblicato nel 1968 per le edizioni East 1 28 d Ettore Sottsass e Femanda Pivano. La raccolta successiva, Who Are We Now ? (Chi siamo adesso?), uscì nel 1976 per la New Directions con trenta poesie concluse dal Populist Manifesto. Il retro di coper tina dice: "le beatitudini visive, i paesaggi del vivere , del morire proiettati su uno schermo buio" . Una della molte recensioni dice che: ''Ferlinghetti non cerca d resuscitare Io spirito di sfida delle raccolte precedenti m cerca di scoprire che cosa accade quando quello spirito stato perduto. Uno dei sentimenti più impressionanti registrati da Ferlinghetti è quello dell' alienazione. Ferlinghetti immagina una grande onda che ripulisce l'ambiente inquinato dallo smog e dall'alienazione umana, permettendo alla vita di ricominciare su un live Io semplice, umano... In Populist Manifesto denuncia l'e litismo e il narcisismo dei poeti contemporanei e si impe gna anche nell' autocondanna" . Seguì nel 1979 la raccolta Landscapes of Living and Dying (Paesaggi del vivere e del morire), che ha ricevuto un premio dalla American Library Association, nella quale è compresa la poesia The Old ltalians Dying vecchi italiani morenti) che il poeta lesse nell'estate 197 a Castel Porziano durante il Primo Festiv.Intemazionale dei Poeti. Ormai Ferlinghetti passava o una celebrazione alI' altra: nel giugno 1980 andò a con commemorare il venticinquesimo anniversario della fonda zione della casa editrice City Lights a Parigi nel Gran Festival Intemational de Poesie Poliphonics 2 organizzato all'American Center da Jean-Jacques Lebel; nel settembre 1 977 a San Francisco si era tenuto un ''Lawrence Ferlinghetti Day" e il sindaco George Moscone gli aveva consegnato un premio per il contributo da lui dato alla vita culturale della comunità. Negli anni recenti è venuto spesso in Italia e si è impegnato a imparare l'italiano: vuol essere chiamato Lorenzo e d' altronde ha chiamato Lorenzo il suo bambino. Ora presenta questo Scene italiane, una raccolta di bellissime poesie tradotte da Lucia Cucciarelli che confermano tutte le sue posizioni poetiche di cui abbiamo parlato: la sua capacità di scavare nel significato delle cose comuni, di mescolare i dati della realtà in una rete allusiva densa di tensioni e di riferimenti, di descrivere i fatti della vita quotidiana scrivendo "come si parla", di osservare la gente comune nella vita comune di ogni giomo, di evocare quelli che lui chiama "i paesaggi del vivere e del morire" , di presentare con dolore l' alienazione che devasta gli uomini, di comporre poesie non più costituite da strofe ma da "gruppi di parole sistemati sulla pagina secondo l'importanza o il significato o l'umore dell' immagine o del concetto espresso", proprio come aveva fatto nel 1955 in Pictures of the Gone World, che inaugurò la sua gloriosa casa editrice City Lights Books. Il suo impegno politico non è finito e non è finita la sua figura di catalizzatore dei poeti di San Francisco che continuano a confluire nella sua libreria come vi confluivano negli Anni Cinquanta i giovani divenuti ormai famosi con i loro versi confessionali e di protesta, con la loro poesia "uscita dalla pagina", col loro passaggio dal modello californiano di una poetica estetizzante a una partecipazione diretta che spostò i versi dall' Accademia alla gente della strada diventando vademecum esistenziale e modello di vita. Il detonatore di questa trasformazione è considerato di solito il reading che presentò Howl di Allen Ginsberg ;ma questo desiderio di far uscire i versi dall' isolamento delle biblioteche era già nell' aria in California e soprattutto a San Francisco, dove i readings in quegli Anni Cinquanta avevano luogo dappertutto, nelle case provate e in bar famosi che non esistono più, il Bagel Shop (luogo di raccolta degli artisti che il giornalista Herb Caen definì ''beatniks''), The Place, Gino and Carlo's, The Coffee Gallery (l'ultimo a venir chiuso). Nel 1957 in uno di questi bar, The Cellar, si cominciò a leggere poe sie con accompagnamento di jazz improvvisato, un costume di cui fu catalizzatore Kenneth Rexroth che v lesse la celebre poesia Thou Shalt Not Kill (Tu non ucci derai), sulla morte di Dylan Thomas aprendo la via a readings accompagnati da quella che ormai veniva defi nita "beat music" alla Fugazi Hall.I poeti che si incontravano in questi bar furono pre sentati come ho detto dal secondo numero de11 "Evergreen Review" del 1957 sotto la direzione d Donald Allen e Barney Rossett e fu di nuovo Donal Allen che nel 1960 li riunì nella storica antologia Th New American Poetry che raccolse la produzione poetic uscita tra il 1945 e i1 1960 in cinque gruppi, uno dei qua dedicato appunto alla Rinascita di San Francisco (un altro si occupa dei poeti della Beat Generation, e comprende Ginsberg, Kerouac, Corso, Snyder e Whalen. un altro si occupa della scuola di New York con John Ashbery, Kenneth Koch e Frank O'Hara). Secondo questi raggruppamenti il leader dei poeti californiani va con siderato Robert Duncan, che di solito viene avvicinato a William Everson o Fratello Antoninus, a Jack Spicer, Robin Blaser e Thomas Parkinson, mentre il suo allievo Michael McClure viene avvicinato a Philip Lamantia, Lew Welch, Gary Snyder e Philip Whalen; Ferlinghetti è considerato con Allen Ginsberg, Gregory Corso e Jack Kerouac proveniente da New York, ma non dalla "Scuola di New York". Donald Allen resta a tutt'oggi il più raffinato esegeta dell'antica Rinascita di San Francisco. Di tutti questi poeti il più datato, con le sue ansie estetizzanti, è Robert Duncan, nato nel 1 91 9, che non ha niente a che fare con i Beat e potrebbe forse avere un revival nelle mani di un critico strutturalista. È molto legato alle ricerche formali, come pure Philip Lamantia, nato nel 1927, più vicino ai modelli europei per la sua matrice surrealista: venne accettato giovanissimo da André Breton col quale rimase in contatto fino al 1 946 e ha vissuto in Messico, in Europa e in Nord Africa ma ha sempre considerato San Francisco la sua base. Michael McClure, nato nel 1 932, è diventato celebre sulla scena americana in due momenti, quando pubblicò, nel 1958, Peyote Poems, che contiene la prima poesia scritta sotto peyote nel momento in cui questa droga aveva la sua massima diffusione a San Francisco, e una decina d'anni dopo quando cominciò a scrivere e a rappresentare commedie, per esempio The Beard (La barba), del 1966, che subì un numero incredibile di processi per oscenità ma che ricevette a New York due premi Obies, quelli destinati alle commedie Off Broadway. Gary Snyder, nato nel 1 930, ha inframmezzato la pubblicazione delle sue raccolte di versi a lunghi periodi di meditazione buddhista, sia in monasteri giapponesi, sia in una comune da lui fondata in Giappone, sia nella sua casa di legno Kitkitdizze nella Sierra Nevada. È stato uno dei sostenitori della possibilità di vita nelle comuni anarchico-tribali a sfondo agricolo ed ecologico. Nel 1959 pubblicò la raccolta Riprap, nel 1960 Myths & Texts, nel 1975 ricevette il Premio Pulitzer. Philip Whalen, nato nel 1 923 , è diventato monaco buddista. Il suo primo libro è stato Self-portrait (Autoritratto), uscito nel 1959 , seguito da Like l Say (Come dico), del 1960. Molti poeti lasciarono San Francisco quando i cosiddetti Figli dei Fiori o Hippies furono fagocitati dall' orribile sfruttamento consumistico che li distrusse fino a indurli a celebrare i propri funerali il 6 ottobre 1967. Lentamente si formò un centro spontaneo a Bolinas, a una sessantina di chilometri da San Francisco, sulla Mesa, che è un altopiano a strapiombo sull'Oceano Pacifico. Lì, nelle case di legno distanti l'una dall'altra, si formò una vera e propria colonia di poeti capeggiati da Ferlinghetti, per esempio Lewis McAdams, Robert Creeley, Tom Clark (direttore della ''Paris Review"), Joanne Kyger, prima moglie di Gary Snyder, David Meltzer, Lewis Warsh che aiutava Anne Waldman nel St.Mark's Poetry Project di New York, Donald Allen.
Ma anche da Bolinas si allontanarono presto. Nel 1971 la City Lights ha pubblicato un'antologia intitolata On the Mesa, col sottotitolo: ''Un'antologia di scritti di Bolinas". ma in questi vent' anni le situazioni sono molto cambiate: i poeti che negli Anni Cinquanta leggevano ansiosi ed entusiasti i loro messaggi di speranza e di comunicazione hanno i capelli grigi, hanno girato il mondo come antichi bardi e letto i loro versi nelle aule magne delle università come nel Medioevo li avrebbero letti nei cortili dei castelli, si sono rifugiati nelle filosofie e nelle religioni orientali che promettono calma e pace, a volte hanno vinto l' antica diffidenza per le accademie e sono andati a insegnare nelle università, a volte sono entrati nell' Accademia Americana di Arti e Lettere. La vera, grande. ricorrente felicità per loro è che la loro poesia ha raggiunto il pubblico: l'antico sogno di tutti i poeti da quando è nata la poesia.

Fernanda Pivano
maggio 1995

Tratto da " Scene Italiane " di Lawrence Ferlinghetti
edizioni minimum fax Roma.


Lawrence Ferlinghetti è nato a Yonkers a New York nel 1919. Suo padre morì pochi mesi prima della sua nascita. La madre, Clemence, impazzì e fu ricoverata in un ospedale pubblico e Lawrence finì in un orfanatrofio. Ferlinghetti ha frequentato la "University of North Carolina" a Chapel Hill. Durante la sua permanenza all'università Ferlinghetti diventa il direttore del giornale dell'università e continua a scrivere poesie, che aveva cominciato a scrivere a 16 anni. Dopo la laurea, Lawrence...