Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011
Spazi Espacios
Rinchiuso in una stanza senza finestre.
All'improvviso, in modo abbagliante, si rischiara.
Ed è la morte.
Uno spazio chiuso. Man mano che lo si percorre,
s'allunga, senza perdere il senso del chiuso.
Un altro, completamente aperto. E si cammina
su un pavimento che non si distingue.
Di un altro si sa che è sferico, ma si ignora il suo centro,
si ignora la misura del suo diametro.
Un altro è un cubo senza gravitazione:
qualsiasi faccia può essere terra, parete o tetto.
In un altro, esclusivamente orizzontale,
niente né nessuno ha spessore.
Un altro dove tutto è dentro.
Un altro dove tutto è dietro.
Un altro dove tutto è discesa.
Un altro dove ogni cosa è diminuzione.
Un altro gira dentro un altro che gira dentro un altro che
Un altro spazio è completamente immobile: le distanze
possono stabilirsi da un unico punto.
In un altro nessuna cosa è frammento. I punti sono inconcepibili,
lo stesso una linea isolata o qualsiasi segmento.
C'è quello spazio dove nessuna retta è possibile.
Quello in cui la curva non esiste.
Lo spazio sinuoso dove ogni linearità è apparente
e dove mai si trova la strada più corta.
Quello dove la concavità è inimmaginabile.
Quello dove l'immobilità non esiste
o dove non si può distinguere il mobile dall'immobile.
Uno spazio dove tutto si muove ma nulla si sposta,
o viceversa
o versavice.
Uno spazio spiraliforme dove alternatamente
ascendere è discendere
o
discendere è ascendere
ma non si sa quando.
Uno spazio dove tutto è orlo.
Uno spazio intermittente.
Uno spazio dove nulla è pieno
e dove nulla è vuoto.
O uno spazio di consistenza uniforme.
Uno spazio dove tutto è un solo corpo.
Uno spazio di luce completamente omogenea.
Uno spazio scuro, vuoto, senza confine.
Enclaustrado en un cuarto sin ventanas.
De pronto, enceguecedoramente, se ilumina.
Y es la muerte.
Un espacio cerrado. A medida que se lo recorre,
se estira, sin perder su cerrazón.
Otro, completamente abierto. Y se camina sobre
un suelo que no se ve.
De otro se sabe que es esférico, pero se ignora su centro,
se ignora qué extensión tiene su diámetro.
Otro es un cubo sin gravitación:
cualquier cara puede ser piso, pared o techo.
En otro, exclusivamente horizontal,
nada ni nadie tiene espesor.
Otro donde todo es adentro.
Otro donde todo es atrás.
Otro donde todo es descenso.
Otro donde todo es merma.
Otro gira en otro que gira en otro que gira en otro que
Otro espacio está completamente inmóvil: sus distancias
pueden sólo establecerse desde un único punto.
En otro, nada es fragmento. Los puntos son inconcebibles,
lo mismo que una línea aislada o cualquier segmento.
Está aquel espacio donde ninguna recta es posible.
Aquél donde la curva no existe.
El espacio sinuoso donde toda rectitud es aparente
y donde nunca se encuentra el camino más corto.
Aquél donde la concavidad es inimaginable.
Aquél donde la inmovilidad no existe
o donde no puede diferenciarse lo móvil de lo inmóvil.
Un espacio donde todo se mueve pero nada se desplaza,
o viceversa
o versavice.
Un espacio espiralado donde alternativamente
ascender es descender
o
descender es ascender
pero no se sabe cuándo.
Un espacio donde todo es borde.
Un espacio intermitente.
Un espacio donde nada es lleno
y donde nada es vacío.
O un espacio de consistencia uniforme.
Un espacio donde todo es un solo cuerpo.
Un espacio de luz completamente homogénea.
Un espacio oscuro, vacío, sin límite.
Martha L. Canfield