Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

I tempi sono cattivi

I tempi sono cattivi
I tempi sono cattivi. Giuro fedeltà al tavolo
ricoperto di formica bianca, la tazza con le penne, il posacenere.
Ho sognato che lo Stato non era più al mondo,
con i figli ci eravamo trasferiti nei tre tomi del dizionario.
La mia casa reggerà accanto alla parola misto, in direzione di morale.
Metterò a rischio la mia vita per salvare solo un unico rettangolo -
il letto che appartiene a me e a Tanya, due metri per uno e mezzo.
Ho visto le foto del capo del governo e del ministro della difesa
in un giornale unto di smalto rosso come le unghie di una prostituta.
Ma ora sposto i miei pensieri lontano da loro, li dirigo
su una scatola di fagioli, due salsicce e un ciuffo di coriandolo.
Davide Mano