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Tone Pavček Slovenia sloveno

Tone Pavček è nato il 29/9/1928. Laureato in giurisprudenza è stato per lunghi anni nella redazione culturale della RTV slovena e come direttore nella casa editrice Cankarjeva.
Negli anni del disgelo (gli '80) è stato Presidente della Lega degli scrittori sloveni e ha svolto altre cariche e impegni sociali importanti. Ora è in pensione.
Tra i premi ricevuto spicca la "Prešernova nagrada", il massimo riconoscimento nazionale per le arti contemporanee.
Pavček ha debuttato in poesia nella famosa raccolta "Pesmi štirih" ("Liriche a quattro voci"), del 1953, che rimane una pietra miliare nella letteratura slovena del dopoguerra (raccolta programmatica dell'intimismo poetico di quattro autori (oltre a Pavček, Ciril Zlobec, Janez Menart e Kajetan Ković).
Tra i suoi tanti libri di poesia: "Ujeti ocean" (L'oceano imbrigliato,'64), "Zapisi" (Annotazioni,'72), "Poganske hvalnice" (Odi pagane,'76), "Dediscina" (Lascito,'83), "Golicava" (Pianura sterile, '88), "Temna zarja" (Albore oscuro '96), "Upocasnitve" (Ultima china '98).
I suoi saggi sono in due libri: "Cas duse, cas telesa I - II" (Tempo dell'anima, tempo di vollutà, I e II, ‘94 e ‘97).
Su di lui ha scritto un saggio critico in italiano, anche Arnaldo Bressan nel suo libro "Le avventure della parola", ed. Il Saggiatore,'85.
Intensa la sua attività di traduttore dal russo (Jesenin, Majakovski, Pasternak, Ahmatova, Cvetajeva, Zabalotski, Voznesenski, Brodski), questi in libri autonomi, e tanti altri nell'ampia "Antologia della poesia russa del'900". Dalla poesia georgiana ha tradotto il poema di Rustavelli "Il cavaliere nella pelle di tigre", dal croato Kovacić "Jama" e altri ancora.
Ha partecipato nel 1999 a "Napolipoesia. Incontri internazionali di poesia" e nel 2004 agli "Incontri internazionali di poesia di Sarajevo" dedicati al suo caro amico, Izet Sarajlić.
Pavček è morto il 21 ottobre del 2011.
Bibliografija
Pesniške zbirke za odrasle
Sanje živijo dalje,1958
Ujeti ocean, 1964
Zapisi, 1972
Iskanje sveta, 1973
Poganske hvalnice, 1976
Pesmi, 1978
Dediščina,1983
Goličava, 1988
Temna zarja, 1996
Dolenjske bližine, 1998
Upočasnitve, 1998
Darovi, 2005
Ujedanke, 2006
To je, kar je, 2008
Same pesmi o ljubezni, 2008
Samo tu lahko živim, 2008
Pesniške zbirke za otroke
Trije bratje in zlata ptica, 1956
Maček na dopustu, 1957
Juri-Muri v Afriki
Polž pred nebotičnikom, 1960
Velesenzacija, 1961
Vrtiljak
Mokedaj
Sončece v žepu, 1960
Strašni lovec Bumbum, 1969
Čenčarija, 1975
Slon v žepu, 1979
Prave (in neprave) pesmi, 1986
Besede za sladkosnede, 1991
Majhen dober dan, 1992
Sonce in sončece, 1993
Živalski ringaraja, 1994
Majnice, fulaste pesmi, 1996
Deček gre za soncem, 1998
S črko čez Krko, 2003
Njena zgodba in Fantova zgodba
It was good to experience the miracle of the birth of the Slovenian state; even better to have been at the right place at the right time; but the best, to see our dream come true. I recall the increasing demands for democracy and freedom; I recall a gradual yielding on the part of the outgoing rulers; I recall the blossoming of Slovene thought and the exacerbating dispute with the Army and the centralists; I recall the breaking of taboos, the fall of barriers and walls - the Berlin wall and ours too - I recall the call of time that did not go unnoticed by me. I went with it to rallies, meetings, protests, before the crowds at Kongresni trg, before delegates in the Republic's assembly, before fellow writers at the Writers' Association; I went from the battle for core educational contents, to protests for the release of The Four, from the May Declaration to independence. Now I wish the memory of that time were like a plough bringing to the surface the gold ore from the depths: the resolve and unity of that time to touch our consciousness and our souls.
Tone PAvcek