Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

Oggi ho messo ogni cosa sossopra

Oggi ho messo ogni cosa sossopra Today I turned everything around
Ho rivolto i fiori alla parete
così che mostrassero l’ispido retro,
ho spostato il quadro,
scoperto uno strappo
dov’era sfuggita la lama
che taglia la tela all’intorno,
girato la poltrona,
trovato sul retro
il tessuto strappato dai gatti,
rovesciato i tavoli,
capovolto i tappeto,
spalancato il recinto ai cavalli,
asportato i pannelli isolanti,
smantellato l’assito,
estratto chiodi,
portato i tubi all’esterno,
divelto cavi e condotti,
devastato il prato,
abbattute le piante,
gettato via mobili,
scoperchiato il tetto,
demolito la cantina,
schiacciato l’intera struttura
ridotta a una palla
tenuta sospesa sulla tua testa –
l’ombra ha gelato il tuo ardore.
Hai guardato in alto
mentre guardavo in basso –
eri così minuscolo.
I turned the flowers to nod to the wall
spiny backs exposed,
flipped the painting,
uncovered a tear
where the framing knife slipped,
found cloth torn by cats
on the padded back,
up-ended the tables,
reversed the rug,
split the walls
open to the studs,
pulled out insulation,
ripped up floorboards,
yanked through nails,
reached into sewer pipes,
pulled them inside out,
tore the house away
from power lines,
its web of pipes,
knocked off sod and trees,
shook out furniture,
flipped the roof,
punched out the cellar,
crushed the shell into a ball,
and held it over your head –
The shadow froze your ardour.
You looked up
as I looked down –
you were so small.
Ada Donati