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04/04/2011

Il mago Poesie

Il mago Čarovnik
Ti credevo
il maestro dei maestri
che crea il mondo mirabilmente dal nulla,
uno stregone che domina i soli e le lune,
un poeta tra i creatori,
ti ho servito a lungo,
fedele e sottomesso,
ora ho rotto i tuoi crogioli,
eri il mago
in una favola per adulti,
cuocevi e sfornavi oro matto
come tutti gli alchimisti prima di te.

Io, il tuo apprendista stregone,
detesto le favole.
Mi hai trattato malamente.
La mia lingua si è intorpidita dal silenzio.
Ma non temere,
si rimetterà a parlare.
Raschierò via il marciume
e purificherò le parole.
Mi sentirai anche tu.
È finito ormai il periodo del mio tirocinio.

Adesso posso essere ciò che voglio,
carpentiere o contadino, soldato o poeta.
Ma non uno stregone.
Il tuo mondo, falso maestro, è vuoto.
I soli e le lune si sono trasferiti.
Inutilmente cerchi di appropriarteli.
Troverò per loro nomi nuovi,
intoccabili
per le tue dita infangate di incantatore.
Verjel sem,
da si mojster med mojstri,
ki svet pričara iz niča,
čarovnik nad sonci in lunami,
pesnik med stvarniki,
dolgo sem služil,
pokorno in zvesto,
zdaj sem razbil tvoje lonce,
bil si čarovnik
v pravljici za odrasle,
kuhal si lažno zlato
kot vsi srebropeki in zlatokuhi pred tabo.

Jaz, tvoj čarovniški vajenec,
pravljic ne maram.
Húdo si delal z mano.
Moj jezik je hrom od molčanja.
A ne boj se,
spet bo spregovoril.
Postrgal bom gnilobo
in očistil besede.
Tudi ti me boš slišal.
Moja učna doba je mimo.

Zdaj sem lahko karkoli,
tesar ali kmet, vojak ali pesnik.
Samo čarovnik ne.
Tvoj svet, lažni mojster, je prazen.
Sonca in meseci so se preselili.
Zaman se jih lastiš.
Nova imena bom našel zanje,
nedotakljiva
za tvoje blatne čarovniške prste.
Jolka Milič