Nuovo sito per Casa della poesia. Cosa ne pensate? Inviateci un feedback
04/04/2011

Non vedo Sarajevo...

Non vedo Sarajevo... No veo Sarajevo...
Non vedo Sarajevo
sotto gli universi cinerei
di quest’ora.
Atterriti fuggono i cavalli
tra macerie
lungo il pendio in fiamme;
gli alberi carbonizzati
gettano ombra di ferite
sulla terra
e la più dolce voce
è un coltello che strazia le strade
invocando la morte.
L’esangue rete del fiume,
specchio di rovine,
doppia solamente le ali del corvo
che, incessanti,
delimitano la desolazione.


in: "Arcangelo d'ombra", Crocetti, 2005
No veo Sarajevo
bajo los cenicientos orbes
de esta hora.
Despavoridos huyen los caballos
entre escombros
por la ladera en llamas ;
los árboles carbonizados
arrojan sombra de heridas
en la tierra
y la más dulce voz
es un cuchillo que rasga las calles
clamando por la muerte.
La exangüe red del río,
espero de ruinas,
duplica sólo las alas del curevo
que, incesantes,
definen la desolación.
Annelisa Addolorato