Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

Il canto di Federico

Il canto di Federico Federikova pjesan
Sui colli del canto ella aspettava
Riscaldando le dita unte sul fuoco delle nostre parole.
I soldati sono partiti dal canto. Ella agitava
Non la falce ma il luccichio della falce nel buio -
Il lampo che divide il nostro cielo in notte e notte.
E lei attenderà: che le sia ripagata l’attesa fuori dal canto.
Camminavano i soldati
Nel canto saltando come nella danza.
A me faceva freddo allo stomaco, alla bocca,
Ai soldati che dissero:
Guerra! A cavallo! Al canto!
Copriti con la tua bandiera nella battaglia e nella tomba!
Noi conosciamo tutte le strade. Tutte sono uguali.
La morte è dietro di noi, vuol dire che ci aspetta
Prima che arriviamo, ognuno nella sua Cordoba.
Na bregovima iz pjesme cekala je
Grijuci masne prste na vatri naših rijeci.
Krenuli vojnici su iz pjesme. Ona je mahala
Ne srpom vec bljeskom srpa u pomrcini –
Munjom što nebo naše presijeca na noc i noc.
A ona ce sacekati: da joj se cekanje izvan pjesme plati.
Koraèali vojnici su
U pjesmi pocupkujuci kao u kolu.
Meni bijaše hladno oko želuca, u ustima,
U vojnicima koji govorahu:
Na vojnu! U boj! U pjesmu!
Pokrij se zastavom svojom u borbi i u grobu!
Mi poznamo sve ceste. Sve su iste.
Smrt je ostala za nama, što znaci da nas ceka
Prije no stignemo, svaki u svoju Kordobu.
Sinan Gudžević