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04/04/2011

Sonetto dell’olfatto

Sonetto dell’olfatto
Un improvviso profumo – Di frutta
- Morbido viene su dall’inclinato
Banco di una bottega – Ed è immediato
Ridarsi di un’estate – è ancora tutta
Quella campagna –è cielo – è quell’asciutta
Forza negli alberi –Torno incantato
Ragazzo –mentre svelto – accelerato
Si fa il passo di chi –con un brutta
Grinta –al guinzaglio – mi precede –Il cane
Ha proprio fretta –non concede stima
Alla speciale vista dell’olfatto
Di chi lo segue- Peccato- Mi adatto
A non fiutare più nulla- ma prima
Aspiro- presso un forno – un po’ di pane