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04/04/2011

26/09/2016 "Ho servito il Re d'Inghilterra" di Jiri Menzel a Casa della poesia.

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"Ho servito il Re d'Inghilterra" di Jiri Menzel a Casa della poesia. 26/09/2016

Lunedì 26 settembre alle ore 20,30 a Casa della poesia (via Convento 21/a, Baronissi) per le "visioni d'autore" un nuovo film di Jiri Menzel "Ho servito il Re d'Inghilterra".

Dopo "Treni strettamente sorvegliati" e "Allodole sul filo", un altro splendido film di Jiri Menzel sempre da un testo di Bohumil Hrabal. L'"incontro magico” tra il grande scrittore ceco e il regista protagonista della "Nová vlna" (Nuova onda) è uno caso raro di simbiosi, di identificazione e di intensa collaborazione artistica tra due grandi autori.

«La storia racconta l’ascesa e la caduta di Jan Dite, cameriere nella Cecoslovacchia degli anni ’30, piccolo di statura, grande amante delle donne e destinato a diventare milionario. Tutto inizia alla stazione, dove “frega” i clienti vendendo wurstel senza dare il resto. Poi la “scalata” sociale lo porta in un bar vicino a un postribolo e in seguito, grazie alla conoscenza di un milionario vero, in un fantomatico “hotel”. Che in realtà è un bordello dove facoltosi potenti si distraggono dalle incombenze quotidiane a suon di curve femminili e cibo raffinato. La fortuna poi vorrà portarlo all’Hotel Pariz, il più prestigioso di Praga, città in cui incontra l’amore della vita nelle fattezze di Lisa, una tedesca infervorata di nazismo. Nel frattempo, infatti, la Germania ha occupato Praga, la guerra incombe, e la storia avanza…

Si tratta del primo film del regista ceco dopo la morte di Bohumil Hrabal, dal cui libro è tratto e le cui opere di narrativa Menzel ha portato sullo schermo. Per la prima volta Menzel adatta da solo l’immaginario del suo abituale compagno di sceneggiatura, mantenendo perfettamente lo smalto surreale e fatalista dello scrittore ceco. Qui la psiche non è indagata se non nelle azioni visibili di una proto-soggettività le cui motivazioni invisibili risultano inspiegabili persino ai personaggi. Menzel è poi regista magistrale, e la sua sapienza in fatto di macchina da presa, di consapevolezza estetica, ha molto da insegnare. In particolare il pudore di un cinema che guarda il mondo con stupore e tragicità, con occhio da puro umorista.

Tanto di cappello a trovate registiche e narrative che trasudano creatività da tutti pori: il film ne è infarcito ma nel modo più naturale e lontano dal manierismo che si possa immaginare. Dagli stacchi di montaggio che conducono con grazia da un’epoca all’altra – il film è raccontato in flash back che si intersecano con la vita di Jan ormai anziano – alle ripetizioni, le ricorrenze, che servono a raccontare l’umanità dei personaggi, alle trovate geniali nella scrittura come ad esempio nella storia del Re d’Etiopia e del pranzo all’Hotel Pariz. Fino all’idea delle monetine (a inizio film) lanciate in aria e la leggiadria persino nel narrare la passione per il Fuhrer di Lisa.
Un film d’altri tempi, dotato di una luce che fa bene al cervello e riconcilia con il buon gusto.»
(Elisa Battistini, Non ho sonno)

Lunedì 29 febbraio 2016
ore 20,30

HO SERVITO IL RE D'INGHILTERRA
(Obsluhoval jsem anglického kràle)
di Jiri Menzel
2006
(118 minuti)