E saprai di quella migrazione verso
lo strisciare nella pazienza, saprai
come guaisce il piacere di uccidere
mentre leali puntiamo alla gola:
così, tenendosi allo specchio,
nascondendo le lame tra le guance,
avvicinando il naso al vetro,
sgonfiando il petto, facendo
col fiato una macchia, scrivendoci dentro la pena.
da “Temeraria gioia” (Ladolfi 2017)