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04/04/2011
Izet Izet
Nel gruppo di poeti ad un festival
sotto ispide sopracciglia
canti per la tua defunta moglie: 200.000 donne
a Sarajevo
e nessuna tu.

Bohemien vecchio stile
canti sette strofe di Bella Ciao
alle 2 di notte su una spiaggia di Amalfi, Bella Ciao
in un caffe’ sulla piazza lastricata di Napoli
Bella Ciao nella pizzeria di Pistoia
Bella Ciao i tuoi occhi celebrano le nuove giovani
voci di paesi di cui non parli
la lingua, e fai grandi sorrisi
come un nonno, Bella Ciao
nel salone della Casa della Poesia a Baronissi,
Bella Ciao la tua faccia di Geppetto in posa
con Ira Cohen nel sole della Svizzera
con un fiore in bocca
Bella Ciao, dialogo appassionato
nelle strade, tu in italiano, io in spagnolo,
Bella Ciao nella sobria fluorescenza di Salerno
il tabaccaio, compri regali per tuo nipote
e un accendino placcato
per l’esercito di sigarette consumate
all’Hotel Plaza, al bar della stazione,
Bella Ciao saluti dal finestrino del treno
Bella Ciao un canto
da tempo perduto nel mio paese, Izet,
delle migliaia di poeti nel mondo
nessuno e tutti
tu.
In the skein of poets at a festival
under bristling eyebrows
you sing to your late wife: 200,000 women
in Sarajevo
and none of them are you.

Bohemian in the old style
you sing seven choruses of Bella Ciao
at 2 a.m. on Amalfi beach, Bella Ciao
in a café in Napoli’s cobblestone piazza
Bella Ciao in the pizzeria of Pistoia
Bella CiaoBella Ciao new young
voices from countries whose language you
do not speak, and you are grinning
like a grandfather, Bella Ciao
in the banquet hall in Baronisi, La Casa della Poesia,
Bella Ciao your face of Geppetto posing
with Ira Cohen in Swiss sunshine
with flowers in your mouth
Bella Ciao, impassioned dialogue
in the alleyways, you in Italian, me in Spanish,
Bella Ciao in sober fluorescence of Salerno
tobacco shop, buying gifts for your grandchild
and a nickel plated lighter
for the army of cigarettes consumed
at the Terminus Hotel, at the train station café,
Bella Ciao waving at the window of the train
Bella Ciao a singing
long ago lost in my own country, Izet,
of the thousands of poets in the world
none of them and all of them
are you.
Raffaella Marzano