Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

Sarajevo senza Sarajlić

Sarajevo senza Sarajlić
Alla fine sono arrivato a Sarajevo dove ho fatto le cose di sempre…
le stesse identiche cose che si fanno
quando si visita una nuova città
Cosa vi aspettavate da uno come me?
Sono entrato nella prima banca che ho trovato aperta
Nei negozi del centro ho anche comprato qualcosa
…per ricordo… o perché mi serviva qualcosa veramente
…per la casa… o semplicemente
…per fare un regalo
…ho preso l’autobus…anche se i taxi non erano per niente cari
…ho camminato nel quartiere turco e nella periferica foresta di cemento
Se a tutto questo aggiungete
…che il proprietario del negozio aveva sgozzato diverse persone
…che fra tutti gli oggetti esposti nella vetrina
ho scelto una penna ricavata da un bozzolo di fucile
…che l’autobus che ho preso ne ha portati di cadaveri in giro
perché in quei giorni non c’erano ambulanze a sufficienza
forse non ce n’erano per niente in quelle ore
…che la foresta di cemento era abitata da centinaia di corvi
…che il sottobosco era tutto color bianco e pieno di nomi
Allora forse posso dirvi qualcosa in più del viaggio a Sarajevo
…che sono stato a Sarajevo nel settembre 2002 e nell’ottobre 2003
…che ho viaggiato per 12 ore in pullman con altre 50 persone
…che ho speso 70,00 euro per il viaggio…90,00 euro per l’albergo
50,00 per il vitto
e 10 marchi convertibili per quella penna
con cui ho scritto questa orribile poesia