Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

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Giancarlo Cavallo Italia italiano Giancarlo Cavallo è nato nel 1955 a Salerno, dove vive. Laureato in Lettere moderne all’Università degli Studi di Salerno (110/110 con lode), dove ha seguito, tra gli altri, corsi di Letteratura italiana (prof. Edoardo Sanguineti), Storia dell’arte contemporanea (prof. Enrico Crispolti), Letteratura francese (prof. Renzo Paris), Storia della critica d’arte (prof. Angelo Trimarco), Storia del teatro (prof. Achille Mango).
Ha pubblicato: "Poema Robinson" (1982), "Lo stato dei luoghi” (1993), "Santa Maria de Alimundo" (1994), "Oltre le terre emerse" (1996), "Quadreria dell’Accademia e altre poesie" (Multimedia 2008), "Spiralothèque/Spiraloteca" (L’Harmattan, Parigi 2015 – edizione bilingue italiano-francese), "La biblioteca in riva al mare" (2017), "26 - tribute to the twenty-six dead women" (2020, con illustrazioni di Emanuela D’Andria), "Tra respiro e ignoto" (2023, con illustrazioni di Gaetano Bevilacqua), "Una ruga d’inchiostro sulla carta" (2023, con una acquaforte di Gaetano Bevilacqua) il saggio "Mappe dell’immaginario. Poesia visuale portoghese" (1987) ed anche alcuni racconti nelle antologie “Nuovi Narratori Campani”, Guida 1997 (Sebastiano beve trecento caffè) e “La terra dal mare”, Laveglia 1999 (Agli americani). Una selezione di sue poesie appare nel volume di Francesco Napoli “Poesia presente. In Italia dal 1975 al 2010”, Rimini 2011. Il poemetto "Vertigini" è apparso in Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea n. 1 (Rimini, 2013). Il poemetto inedito "Topi sulle travi" è apparso sul n. 65, novembre 2023, di Fili d’aquilone (https://www.filidaquilone.it/). Traduzioni di alcune sue poesie in spagnolo sul numero 9 di "Sibila", Siviglia 2002, sul "Manual de instrucciones 3", Madrid 2009, sul numero 469 della rivista "Isla Negra" (maggio 2019) e sul numero 15 anno XV della rivista "AEREA" (Santiago del Cile, 2021); in inglese e turco nel catalogo del 1° International Eskişehir Poetry Festival (Eskişehir 2011); in greco sul numero 21 della rivista "Poiein" (novembre 2017) e su "Grafeion Poiiseos" (2020).
Il suo "26 – tribute to twenty-six dead women", attraverso la formula della “lettura partecipata”, è diventato un progetto che, nelle oltre 30 repliche finora realizzate in quattro regioni italiane (Campania, Sardegna, Lombardia, Friuli V.G.), ha coinvolto direttamente circa trecento donne di varie età e nazionalità.
Ha curato e tradotto in italiano i libri dello scrittore haitiano Paul Laraque "La sabbia dell’esilio" (Multimedia, Salerno 1994) e "André Breton ad Haiti" (1996), di Michel Cassir "La poesia è il tuo doppio" (Multimedia edizioni, Salerno 2022) e, con Rossella Nicolò, ha tradotto "Propaganda per la primavera", di Francis Combes (Multimedia edizioni, Salerno 2023); ha inoltre tradotto testi di Christiane Veschambre (in Rivista di Psicologia analitica, Milano 2004; ora in "La perdita", Milano 2011; in Potlatch, https://www.potlatch.it/).
Ha partecipato agli Incontri Internazionali di Poesia di Napoli (1999), Amalfi (2000), Salerno (1997, 1998, 2000, 2004 e 2012) Baronissi (1996, 2000 e 2015), Desenzano del Garda (2019), Sarajevo (2004, 2008 e 2011), Eskişehir (2011), Patrasso (2020).
Ha fondato con Sergio Iagulli e Raffaella Marzano la Casa della Poesia di Baronissi/Salerno (www.casadellapoesia.org), che dal 1996 ospita e promuove la poesia internazionale in Italia e all’estero. Cura la rubrica “Verso Casa. Poeti lontani visti da vicino.” sulla rivista multimediale Potlatch (www.potlatch.it), con la quale invita alla lettura della grande poesia internazionale contemporanea.
Si segnalano, infine, alcune collaborazioni multimediali con il compositore Raffaele Cuomo (Metamorfosi/Marina, 1982; "Ma non se ne preoccupano gli uccelli", 1983; "Occhio. Il silenzio del poeta", 1988; "Miraggi e deserti", 1993) e con l’artista e regista Giuseppe De Marco ("Blues del bar 50", 2016; "Matres", 2022).
Raccolte poetiche


“Poema Robinson” (1982)
“Lo stato dei luoghi” (1993)
“Santa Maria de Alimundo” (1994)
“Oltre le terre emerse” (1996)
“Breviario dell’avventuriero” (2000)
"Quadreria dell'Accademia e altre poesie" (2008)
"La biblioteca in riva al mare" (2017)
"26 - tribute to the twenty-six dead women" (2020, con illustrazioni di Emanuela D’Andria),
"Tra respiro e ignoto" (2023, con illustrazioni di Gaetano Bevilacqua),
"Una ruga d’inchiostro sulla carta" (2023, con una acquaforte di Gaetano Bevilacqua).


Saggi


“Mappe dell’immaginario. Poesia visuale portoghese (1987).


Traduzioni


Paul Laraque, “La sabbia dell’esilio” (Multimedia, Salerno 1994).
Paul Laraque, “André Breton ad Haiti” (1996)
Michel Cassir, "La poesia è il tuo doppio" (2022)
Francis Combes, "Propaganda per la primavera" (con Rossella Nicolò), 2023.
Il poema occupa una centralità nello sviluppo della poetica di Cavallo. Con la Quadreria, infatti, si passa da una sorta di giovanil furore diffuso nella più sciolta e libera forma del poème en prose a una maturata considerazione della misura poematica capace di dare adeguato respiro e illustrazione alla materia. Scompare qui l’orizzonte geografico e poetico delle prime maniere di Giancarlo Cavallo, che riaffiora nel poemetto Le cale di Ascea con un necessario quanto felice appannamento dell’io poetico. Il verso, come detto, è breve, per lo più pennellato e d’intensa coloritura espressionista. C’è una straordinaria quanto inconsueta plasticità delle immagini sulla quale si fonda la forza evocativa della parola. L’altra materia fondante il tratto pittorico, la luce e il suo battere sulle immagini, si diffonde in un’assimilazione nella quale l’“occhio bramò/ una fedeltà minuziosa/ inseguendo/ la chimera del vero”. Il poeta è però ampiamente consapevole di come non sia questa la sede per riprodurre il vero (“che almeno sia chiaro/ che il quadro è quadro/ e che la vita è vita/ che la gente non creda/ all’arte/ dell’illusione e dell’apparenza” in Popolo e Re) ma nella sorpresa della luce riesce a “dar vita/ in forma di figura”, lontano dall’arte dell’illusione e dell’apparenza, a una riuscita sintonia tra parole e cose.
(...)
Di Alfonso Gatto sembra resistere in Giancarlo Cavallo la tensione morale della poesia come mostrano i poemetti Sarai Sarajevo e Poema a matita per Pier Paolo Pasolini. Plastici nel loro equilibrio formale, queste due opere offrono l’omaggio a due grandi poeti che, pur distanti tra loro, sono sentiti molto prossimi sul piano dell’etica della poesia: Izet Sarajlic e Pier Paolo Pasolini. Se il primo viene ricordato nella sua integrità e forza davanti al dolore della tragedia dell’assedio di Sarajevo (“Ti saluto poeta che non hai saputo odiare”) il secondo è visto come guida tardivamente riscoperta “da me che non sempre t’ho condiviso/ da me che spesso non ti ho compreso” recita il nostro in una sorta di mea culpa. Ambedue sembrano da adesso vestire i panni di numi con i quali Cavallo vuole ora accompagnarsi “perché la Storia non è mai finita” e la poesia può e deve trovare le risposte più appropriate all’uomo e alla sua storia.
Francesco Napoli
dall'introduzione al volume Giancarlo Cavallo, "Quadreria dell'Accademia e altre poesie", Multimedia Edizioni, 2007.
Tra respiro e ignoto Giancarlo Cavallo
Tra respiro e ignoto 2023 64 fatamorgana
26 - tribute to the twenty-six dead women Giancarlo Cavallo
26 - tribute to the twenty-six dead women 2020 64 fatamorgana
La biblioteca in riva al mare Giancarlo Cavallo
La biblioteca in riva al mare 2017 Poesia come pane
Quadreria dell'Accademia e altre poesie
Quadreria dell'Accademia e altre poesie 2008 120 Poesia come pane
Lo stato dei luoghi 1993 20 Percorsi