Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

rosa-mystica Estratto

Rosa Mystica "È importante però rimarcare che Josip Osti, quando ha iniziato a scrivere le sue poesie in lingua slovena, ci ha donato un tesoro, un patrimonio che continueremo a scoprire." (Igor Divjak). Un nuovo straordinario libro del grande poeta bosniaco che ha deciso di vivere in Slovenia e di adottarne la lingua per meglio scrivere dell'amore e della natura, immerso nel magnifico giardino incantato di Tomaj.
rosa-mystica
Rosa Mystica 2008 88-86203-48-7 160 Poesia come pane Jolka Milič
15,00 €
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OGNI QUALVOLTA PRONUNCIO O SCRIVO LA PAROLA AMORE

Ogni qualvolta pronuncio o scrivo la parola
amore, ho in mente qualcosa d’altro…
Qualcuno dei miei tanti amori manifesti
o segreti, dei quali ognuno ha migliaia
di sinonimi, forme e significati. E soprattutto
di misteri. Poiché ognuno, quando si spoglia
del tutto togliendosi persino la pelle, resta
un enigma insolubile. E perciò ancora più
attraente… Ogni volta che pronuncio o scrivo
la parola amore, ho in mente qualcosa d’altro…
Proprio in questa parola dai molteplici significati,
la lingua che è uno dei miei grandi amori, rivela
le sue inesauribili possibilità di fatali malintesi.


UNA POESIA DEVE AVERE IL RITMO

Una poesia deve avere il ritmo… Magari il ritmo
del treno, nel quale il passeggero che viaggia
da Ljubljana a Salerno e prende la coincidenza
a Trieste, Venezia, Firenze e a Roma, si ricorda
di ciò che una volta ha vissuto in queste città…
Quando per le vie di Trieste seguiva le tracce
di James Joyce… Quando in piazza San Marco
i colombi gli mangiavano dalle mani… Quando
a metà agosto accanto al David dal membro
piccolo ha visto l’enorme membro di un cavallo
attaccato a una carrozza e la sua due volte più
grande ombra… Quando si è messo a correre
dietro Livio Berutti, il campione olimpionico nelle
corse dei 200 metri… Magari il ritmo del cuore di
chi ogni giorno, in qualsiasi tempo, con la pioggia
o la neve, va a trovare nella casa di riposo la sua
amata che non rammenta più nulla… Una poesia
deve avere il ritmo della vita.


TUTTO IN ME E FUORI DI ME
È MAGICO E MISTICO


Tutto in me e fuori di me è magico e
mistico… Anche il fiore che cresce in mezzo
al letamaio del paese e del cosmo
insieme. Una rosa mystica. Un fiore
trasparente. Di pietra. Però nei sogni. Fisico
e assieme metafisico… Tutto in me e fuori di
me è magico e mistico… Anche il fiore che cresce
in mezzo al letamaio del paese e dell'universo
insieme. Un fiore nella cui forma sono unite
le forme di tutti i fiori conosciuti e sconosciuti.
Non solo i fiori del giacinto, del narciso, del giglio…
o delle zucche, della patata, del fagiolo… ma anche
dei venti, del mare, delle stelle… Nel suo profumo
gli aromi di tutti i fiori esistenti e inesistenti…
Un fiore carnivoro che divora pure se stesso, e ha
la forma della nascita, ma sa di morte.