Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

nella-terra-di-nessuno-josip-osti

copertina-osti
Nella terra di nessuno 2015 112 Una straordinaria raccolta di haiku di un protagonista assoluto della poesia europea contemporanea. 978-88–86203–69-2 Poesia come pane Jolka Milič Jolka Milič Essere veloce come il lampo – è sinonimo di un maestro di haiku! Nei frammenti poetici di Josip Osti (da giovane era un eccellente sprinter) in maniera scherzosa e discreta (così, en passant, come per caso) emergono le grandi tematiche epocali della storia, mutandosi - in una magica osmosi tra le parole - in palpito d’ali di farfalla, in intimità del risveglio,
in un’onda policroma ai margini di una corolla. Tanto ormai lo sappiamo: non c’è niente di più importante dei particolari insignificanti. Non solo il diavolo, anche dio è nei dettagli.
- Milan Dekleva


Gli haiku di Osti sono piccole perle che si infilano in una collana polisemica, stutturalmente complessa, dedicati alla vita che può essere incantevole e assieme spietata, fascinosa e sfuggente, e perfino piena di umorismo, ma è anche intollerante e non ci risparmia con la sua scoperta o mascherata ambiguità, perfino con la minaccia, nella quale si cela l’orrore.
- Veno Taufer


Josip Osti è riuscito a ridare vita alla vecchia forma giapponese in modo da entusiasmare il lettore, la sua sensibilità poetica non tralascia niente – ciò che ha visto con occhio occidentale lo esprime con il cuore. I suoi versi rispecchiano la sua ardente passione per l’istante, ciò che è nominato e descritto viene rafforzato ossia zumato e messo a fuoco con risvolti drammatici o impulsi più sommessi.[...] Le annotazioni di Osti superano di gran lunga e autenticamente gli stimoli impressionistici dello haiku, come
autore lo possiamo affiancare ai più grandi artisti di questa forma, non solo nell’ambito sloveno o mitteleuropeo, bensì in quello mondiale. - Slavica Šavli
Nonostante il rispetto che nutro nei confronti della natura originale e contenutistica dello haiku giapponese, Josip Osti con la sua personale visione lirica ha allargato le possibilità espressive di questa generalmente amata e apprezzata forma poetica. Non tenendo conto del fatto che le miniature
poetiche della poesia haiku di Osti siano il non plus ultra, vale la pena di sottolineare anche il semplice ed essenziale fatto che si tratta di una lirica eccezionalmente robusta, originale, fresca e sconvolgente.
- Boris A. Novak
* * *


Pri Vivaldiju
cvetijo violine
tudi sred zime.


Da Vivaldi
fioriscono i violini
anche d’inverno.


* * *


Po prebujanju
se umijem z glasbo.
Pred spanjem tudi.


Quando mi sveglio
mi lavo con la musica.
Anche prima del sonno.


* * *


Tudi od znotraj
sem se umil – z glasbo
Albinonija.


Mi sono lavato
anche all’interno – con la musica
di Albinoni.


* * *


Rad slišim tisto,
kar mi pravi Vivaldi
o letnih časih.


Mi piace sentire
ciò che mi dice Vivaldi
delle quattro stagioni.


* * *


Vivaldijevi
Štirje letni časi – en
prelep haiku.


Le Quattro Stagioni
di Vivaldi – uno
stupendo haiku.
Osti Josip
Josip Osti, poeta, narratore, saggista, critico letterario, curatore di antologie e traduttore, nato nel 1945 a Sarajevo dove si è laureato alla Facoltà di filosofia. È stato redattore del giornale studentesco Naši dani (I nostri giorni), redattore nella casa editrice Veselin Masleša, segretario della Sezione dei letterati della città di Sarajevo e direttore della Manifestazione letteraria internazionale I giorni di poesia di Sarajevo, redattore della rivista Books in Bosnia and Herzegovina, presidente dell’Associazione dei traduttori letterari della Bosnia ed Erzegovina.
Da giovane praticava anche l’atletica: è stato più volte recordman e campione della Bosnia ed Erzegovina nelle gare sprint, campione giovanile della Jugoslavia in pista di 400 metri e inoltre per parecchi anni membro della rappresentanza atletica jugoslava.
Dal 1990 vive in Slovenia (a Ljubljana e a Tomaj sul Carso che negli ultimi anni è la sua fissa dimora). Fino al pensionamento in Slovenia nel 2007, era libero artista, vivendo, come soleva dire, d’amore e di ciò che scriveva e traduceva. Dal 1997 scrive anche in lingua slovena. Per più di dieci anni è stato collaboratore stabile esterno della Radio Slovenia. Due anni editorialista del quotidiano Dnevnik di Ljubljana e collaboratore di giornali e riviste letterarie in cui oltre alla poesia pubblicava saggi e critiche letterarie.
L’opera completa di Osti d’allora in poi, realizzata tanto nella lingua dei ricordi (come chiama il suo serbocroato ossia il bosniaco di provenienza croata) quanto in sloveno, consiste in più di 37 raccolte di poesia, 8 libri di prosa e 28 volumi di saggi, critica letteraria e testi pubblicistici. Ha curato 14 antologie di poesia e prosa slovena e bosniaco-erzegovese e ha tradotto più di 120 libri e 17 testi di teatro di autrici e autori sloveni, traducendo per giunta anche qualche libro di autori bosniaci-erzegovesi in sloveno. Finora più di 70 suoi libri sono stati tradotti in varie lingue straniere e pubblicati prevalentemente all’estero. Inoltre lui stesso ha tradotto in sloveno parecchi suoi libri scritti nella sua lingua materna e viceversa, traducendo in sloveno molti libri che aveva scritto nella sua lingua. Molte sue poesie sono state incluse in parecchie antologie di poesia bosniaco-erzegovese, croata, jugoslava e slovena, ma anche in parecchi florilegi di altri pae-si balcanici, mitteleuropei e mondiali.
Nel 2004 viene pubblicata dalla Multimedia Edizioni l’antologia trilingue "L'albero che cammina", la raccolta forse più importante e completa pubblicata in Italia, poi nell'aprile 2008 "Rosa Mystica", scritto in sloveno, nel 2015 la raccolta di haiku "Nella terra di nessuno", 2018 "Tutti gli amori sono straordinari" e infine nel 2020 "Barbara e il barbaro". I cinque volumi sono stati tradotti in italiano dalla grande Jolka Milič, un vero ponte tra Slovenia e Italia.
Ha ottenuto molti premi letterari per prosa e poesia e anche riconoscimenti per le traduzioni: Negli ultimi trent’anni il premio Serate di poesia a Trebinje, 1991, due volte il premio dell’Associazione dei traduttori letterari BiH, 1981 e 1985; la pergamena Župančič, 1985; la pergamena Potokar, 1987; il premio Zlato kolo (La ruota d’oro), 1991; il premio Zlata ptica (L’uccello d’oro), 1992; il prestigioso premio internazionale Vilenica, 1994; una medaglia della Città di Ljubljana, 1997; il premio Veronika, 1999 – (il suo Narciso del Carso è stato giudicato nel 1997 il più bel libro di poesia in tutta la Slovenia vincendo di conseguenza il premio indetto); il premio Oton Zupančič, 2000; nel 2005 a Trieste una menzione speciale per la poesia da “Scritture di Frontiera 2004” per la raccolta trilingue L’albero che cammina – edita da Multimedia Edizioni, Salerno nel 2004); il premio Jenko, 2006 (per la raccolta Tutti gli amori sono straordinari essendo stata ritenuta il più bel libro di poesia dell’anno in Slovenia). Inoltre, nel 2007, gli sono stati assegnati il premio della casa editrice Bosanska riječ (Tuzla, BiH / Wuppertal) per la raccolta Rosa mystica; il premio dell’Unione degli editori e librai BiH e il diploma Lavrin dell’Associazione dei traduttori letterari di Ljubljana per l’opera traduttiva di tutta la sua vita nell’ambito della mediazione della letteratura slovena ad altri popoli. Nel 2015 il Comune di Sežana gli ha conferito la medaglia Srečko Kosovel. Nel 2016 ha vinto il Premio Internazionale Annibale Ruccello per la poesia (Castellammare di Stabia) per la raccolta Tutti gli amori sono straordinari, tradotta da Jolka Milič e pubblicata dalla Multimedia Edizioni di Salerno, e il premio internazionale Pont, ottenuto a Capodistria nel 2018 per il romanzo Črna, ki je pogoltnila vse druge barve (Il nero che ha divorato tutti gli altri colori), pubblicato nel dalla rinomata casa editrice Beletrina di Ljubljana.
È stato uno dei poeti più assidui e fedeli di Casa della poesia. È scomparso il 26 giugno 2021.
13,00 €
Comprami
e Leggimi