Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

l-albero-che-cammina Estratto

L'albero che cammina Josip Osti: l'albero che cammina, corre vola e la poesia con lui. Il libro che raccoglie il meglio di uno dei maggiori poeti europei contemporanei.
l-albero-che-cammina
L'albero che cammina 2004 88-86203-38-1 184 Poesia come pane Jolka Milič Jolka Milič
15,00 €
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ETERNITÀ DI UN ISTANTE

Come traboccava il latte nel pentolino
sul fornello acceso ogni qualvolta
mia madre si permetteva un attimino
di disattenzione, così nell’istante in cui
mi sono solo voltato dietro di te,
è traboccata oltre il recinto dell’orto
la chioma del sambuco in fiore.

*

OGNI VOLTA CHE C’INCONTRIAMO CI GUARDIAMO A LUNGO

Ogni volta che c’incontriamo, ci guardiamo a lungo...
Quando inaspettatamente c’incontriamo sul sentiero
che va nel bosco o nel vigneto, ed anche quando
nel giardino attraverso l’erba, strapiena di denti
di leone in fiore, simili a stelle, mi si avvicina
nuda. Con agili movenze. Impercettibilmente,
come camminando in punta di piedi. Nei suoi
begli occhi, dai quali spira il freddo del pozzo
più profondo, ogni volta vedo i miei occhi
e in essi raddoppiato il sole cocente.
Non so se anche lei sente il mio grande
desiderio, come io il suo, di baciarci con
passione... Ogniqualvolta c’incontriamo,
ci guardiamo a lungo... Così finisce ogni
mio incontro con la serpe.

*

DOPO LA GUERRA CI COSTRUIAMO LA CASA

Dopo la guerra costruiamo una casa... Dopo
un’altra guerra, durante la quale molti son
rimasti senza tetto sopra la testa, costruiamo
la casa e sistemiamo il giardino attorno ad essa.
La costruiamo simile al guscio della chiocciola,
piccola e bella ma per due. Impariamo dalle
rondini. Chiediamo consigli al vento e alla pioggia.
La costruiamo con le mani che sanno di terra,
nella quale ritorna tutto ciò che da essa è cresciuto.
Con le mani che si toccano teneramente e stanche
scoppiano a ridere come il fiore di sambuco. Ci aiutano
la pietra e l’acqua che uniamo al profumo di lavanda
e a immagini oniriche... Dopo la guerra costruiamo
la casa... Per due corpi che giaceranno nel letto
come sotto un melo fiorito, e per due anime
che passeggeranno dentro placidamente, così
come oggi vaga dentro l’anima della vecchina
che è vissuta e morta tra le sue mura... Costruiamo
muretti che ci separeranno dalla crudele realtà,
e scale che ci conduranno oltre le cose note, dove
giungono solo coloro che si vogliono bene... Dopo
la guerra costruiamo la casa... Giorno e notte,
anche se ci rendiamo conto che stiamo costruendo
le macerie di domani.