"Nessuna distanza tra parola e vita: Jack Hirschman e la sua poesia sono sempre stati un tutt'uno inscindibile. Sembra impossibile accettare il fatto che lui se ne sia andato e che lei sia rimasta. Da allora, ogni giorno, si è materializzato un pensiero poetico, come a volerne elaborare il lutto, esorcizzarne la perdita. Questa "Elegia del Rosso" è stata quindi una sorta di terapia riabilitativa dopo un trauma profondo. Ora è il momento di disfarsi delle stampelle e dar voce all'elegia a lui dedicata, per provare a ricomporre quel tutt'uno spezzato".