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04/04/2011

Padre nel paesaggio

Padre nel paesaggio
Il corpo disteso sulla terra,
sei diventato le colline, gli oscuri ronchi
tra stoppie di arbusti, le rughe
accarezzate dal vento
sulla tua fronte di pietra grigia.
Un villaggio riposa sulla tua guancia,
dal palmo della tua mano l’oliveto
cresce fra le tue dita.
Ora, calda è la stagione
ai tuoi piedi. Nuvole a dolci fili
portano frescura alla sera,
glottando, colombi assonnati
si nascondono al filo dei tuoi capelli.
Quando la pioggia verrà, nell’inverno,
i tuoi occhi lentamente si apriranno:
limpida acqua nel cavo arido dell’estate.
I bambini allora, giocando, guarderanno
il fondo della tua intimità.
Il paesaggio si stupisce. Certo,
neppure tu avresti pensato
di essere questo silenzio.
(da: Paesaggi, Edizioni del Leone, 2001)
Franco Loi