Nuova collaborazione Casa della poesia e il Fatto Quotidiano
04/04/2011

L'usignolo è di nuovo tra noi

L'usignolo è di nuovo tra noi
È tornato al giardino per boicottare la nostra povertà
ignorare l’embargo, e dormire durante la guerra.

Nessuno sa perché. Forse ama gli alberi
che volevamo tagliare, ma non l’abbiamo mai fatto, o la compagnia

di corvi e gazze schiamazzanti, le colombe e i gatti,
o semplicemente i bambini, la piscina nata dal canale rotto?

Forse ama noi, “signori del maniero” ... non è probabile,non da quando
un vicino. che non riusciva dormire “per tutto quel dannato cantare,”

cercò di farlo andare via. Ora tace. Ha trovato
un compagno, è tornato ad un nido invisibile.

Cosa ci è successo? Il canto dell’uccello
è stupido. Nessuna preoccupazione.

Non sua preoccupazione ma nostra... per più di un anno
non abbiamo mai notato la sua assenza (come la nostra assenza passerà inosservata).

Ora ricordiamo perché il canto
disturba il nostro sonno, questo costante disagio.

Possa questo canto spandersi tra questa modesta poesia
e trovarci l’anno prossimo, qui, a casa

con i nuovi signori del maniero, assenti,
un nuovo canto che sgorghi, come se nulla

potesse accadere, o dovesse. I nostri vicini
si addormentino, rintanandosi, i futuri solo oblio.


(dall'inglese)
Raffaella Marzano