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04/04/2011

Lezione di scrittura

Lezione di scrittura
Dovrò ripetere l’anno.
Il maestro mi dice:
descrivi questa cascata
scintillante e maestosa
nella luce dell’alba.
Io sto con gli occhi sbarrati
su quell’esiguo filo di acqua
che scorre nelle fessure della culetta
e dico umiliata – non posso
non posso e basta.
- Non hai le ali, dice il maestro,
non una briciola di metafisica.
E adesso ripeti con me:
bianco, bagliore, luce, cristallo
(gioia).
Bianco, bagliore – parole amene
con pizzi apprettati e ben ripuliti
attraverso cui, per disgrazia, con tanta arroganza
schizza la realtà impaziente
come il sangue attraverso
le fasce asettiche.
Il mio argomento finale:
l’estate scorsa, in spiaggia,
l’ultima parola di un annegato portato in riva
fu proprio lo schizzo dell’acqua
gorgogliando fuor dai polmoni.
Ho visto coi miei occhi: non
petali immacolati
non ali di farfalle.
Acqua insanguinata scorrendo sulla sabbia.
Dovrai ripetere l’anno – dice
il maestro e mi spinge nel vuoto
dal settimo piano della scuola
Lui fa finta di non vedermi
Io faccio finta di non morire.
Oana Bosca-Malin