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04/04/2011

soglia-infinita

soglia-infinita
Soglia infinita 1993 184 Non il tipo di letteratura che è espressione individuale, brillante introversione o esibizione di un grido, è una poesia che fa della sofferenza e resistenza di molti, la credibile essenzaa della vita negli Stati Uniti oggi. Hirschman esplora l'amore, la vita nelle strade, la fame, l'essere senza tetto e la censura, con uno stile lirico diretto. Attivista profondamente impegnato, Hirschman scrive una poesia che è impertubabilmente politica, accesa di passione e humor. 88-86203-01-2 Altre Americhe Bruno Gullì "Hirschman è tenero ma brutale, con un pugno d'acciaio in un guanto di velluto."
(The San Francisco Chronicle)
"Quello che questo poeta ci offre, oltre l'ideologia, è la semplice verità che già conosciamo e riconosciamo immediatamente: dobbiamo smetterla di odiarci l'un l'altro, di ucciderci, violentarci e cominciare ad amarci."
(Poet News)
"Endless threshold" è poesia della gente. Non il tipo di letteratura che è espressione individuale, brillante introversione o esibizione di un grido, è una poesia che fa della sofferenza e resistenza di molti, la credibile essenzaa della vita negli Stati Uniti oggi. Hirschman esplora l'amore, la vita nelle strade, la fame, l'essere senza tetto e la censura, con uno stile lirico diretto. Attivista profondamente impegnato, Hirschman scrive una poesia che è impertubabilmente politica, accesa di passione e humor.
INTELUDIO UMANO

per Terry Garvin


Lei stava appoggiata
al muro vicino
all'Hotel Tevere con in mano
un bicchiere di plastica
quando iniziò a piovere.
Ho cercato una moneta, le sono
andato vicino
e l'ho fatta cadere nel bicchiere.
Cadde sul fondo
di un'aranciata.
Sono arrossito, ho guardato
i suoi occhi devastati e la pelle
e i capelli diventati prematuramente
grigi, e ho detto che
mi dispiaceva, che avevo pensato
avesse bisogno di soldi.
"Ne ho bisogno", rispose
e sorrise "Stavo
solo bevendo
qualcosa".
E restammo così
a ridere assieme
mentre guardavamo le gocce di pioggia cadere
sul lago d'arancia
sopra la moneta che affondava.

*

NELLIE

Dopo le urla, i colpi di cinghia - lei strillava - volavano cose,
le porte sbattevano, il pianto amaro,
dal pacchetto sottile, dopo aver spostato la carta delicata,
sollevava le calze trasparenti mojud
e vi faceva scorrere le dita,
sorridendo di nuovo piano come una ragazza.
Iniziava a cantare una canzone di Perry Como,
le piaceva Perry Como e cantava
la stessa canzone che lui cantava, tutto il giorno,
al Make-Believe Ballroom Time.
Poi, col reggiseno nero legato con una cinghia alle spalle
lentigginose, si sedeva sul letto, si metteva le calze,
si alzava e le abbottonava alla giarrettiera
che pendeva dal busto nero.
Una grinza di grasso le percorreva la vita, schiacciata
dal busto, diversa dai
tondi che uscivano gonfi dal reggiseno.
E le vidi un livido blu, l'ombra
della fibia della cinghia sulla coscia.
Però lei cantava di nuovo, e sul busto
metteva un paio di mutandoni rosa,
e per finire, poi, un abito bianco e marrone
a fiori che sembrava un'estate dorata.
I tacchi bianchi erano aperti alle dita e si vedeva
lo smalto sulle unghie. La bottiglia di smalto, le pinzette,
il rossetto, il rouge, la spazzola e la limetta erano
là sulla toletta che si guardavano allo specchio.
Le labbra nuotavano nella canzone di Como con battute rosso
rosate, culminando in luminosità splendente,
come il cammeo cereo di sua madre
sulla spilla nel cassetto.
Allungava la mano e diceva, "Vieni, caro..."
Camminavamo mano nella mano su e giù per la nostra strada al crepuscolo,
e i vicini gridavano:"Ciao, Nellie!" o "Buona sera,
Signora Hirschman", e "Ciao, Jackie. Mamma, come sei cresciuto!"
HUMAN INTERLUDE

for Terry Garvin


She was standing against
the wall near
the Tevere Hotel holding
a plastic cup
as it began to rain
I dug for coin, walked
up to her
and dropped it in.
It fell to the bottom
of an orange drink.
I blushed, looked into her
ravage eyes and skin
and hair prematurely
greying, and said
I was sorry, I'd thought
she needed some bread.
"I do", she said
and smiled, "I was
just having a little
drink."
And we stood there
laughing together
as we watched the raindrops fall
on the orange lake
above the drowning money.

*

NELLIE

After his shouts, the strops, her screams, the thrown things,
the doorslam, the bitter weeping,
out of the tin box, as the delicate paper was parted,
she'd lift the sheer mojud stockings
and run her fingertips along them,
slowly smiling girlishly again.
She'd begin singing a Perry Como song,
she loved Perry Como and would sing
the same song he sang, all day long,
on the Make-Believe Ballroon Time.
Then, in a black brassiere strapped to her freckled shoulders,
she'd sit on the bed, fit the stockings,
stand up and notch them to the garters
that hug down from her black girdle.
A ripple of fat ran round her waist, squeezed out
by the girdle, different from
the plumps that swelled out from her brassiere.
And I saw a blue bruise, the shadow
of a belt-buckle on her thigh.
But she was singing again, and over the girdle
she'd put on a pair of pink bloomers,
and over everything, the, a brown-and-white flower-print
summer-golden dress.
Her whote heels had holes in the toes where heir nail-polish
showed through. The bottle of polish, tweezers, lipstick,
rouge, brush and emeryboard were on the vanity table
over there looking in the mirror.
Her lips swam in the Como song with rose-red strokes,
reaching the end with shiny glow,
like the waxy cameo of her mother
on the brooch in the drawer.
She'd hold out her hand and say, "Come, darling..."
We'd walk hand in hand up and down our street in the twilight,
and the neighbors would cry out: "Hi, Nellie!" or "Hello,
Mrs. Hirschman", and "Hi, Jackie. My, how you've grown!"
Hirschman Jack
Jack Hirschman nasce il 13 dicembre 1933 a New York nel Bronx, figlio di Stephen Dannemark Hirschman e Nellie Keller. Mentre frequentava ancora il liceo, comincia a scrivere come reporter per il Bronx Times e il Bronx Press-Review. Tra il 1951 e il 1959 completa gli studi al City College di New York e alla Indian University (con una tesi su Joyce).
Nel 1953 Hirschman invia alcuni suoi racconti a Ernest Hemingway, che vive a Finca Vija a Cuba. Hemingway gli risponde incoraggiandolo a continuare a scrivere e gli suggerisce di leggere Stephen Crane, Guy de Maupassant, Ambrose Bierce, Gustave Flaubert e il primo Thomas Mann. Anni dopo, in seguito alla morte di Hemingway, la Associated Press diffonde la lettera che viene pubblicata sui giornali di tutto il paese compreso il New York Times, come “Lettera a un giovane scrittore”.
Nel 1954 sposa Ruth Epstein, una compagna di classe del City College, dalla quale ha due figli (David nel 1956 e Celia nel 1958) e dalla quale si separa nel 1972 e divorzia nel 1974.
Professore di inglese alla UCLA di Los Angeles dal 1961 al 1966, ha fra i suoi studenti Gary Gach, Steven Kesslerm, Max Schwartz e Jim Morrison. Fra il 1964 e il 1965 grazie ad una borsa di studio della UCLA fa il suo primo viaggio in Europa visitando Parigi, la Grecia e l’Inghilterra dove Asa Benveniste, della Trigram Press, pubblica Yod. È l’inizio della tendenza cabalistica nel lavoro di Hirschman che riapparirà nelle decadi successive.
Mentre Hirschman è in Europa scoppia la guerra del Vietnam. Tornato negli Stati Uniti riprende l’insegnamento alla UCLA e dà vita ad una serie di proteste e manifestazioni contro la guerra. Fra le altre cose comincia ad attribuire la “A” (corrispondente al voto più alto) a tutti gli studenti passibili di arruolamento per aiutarli a sfuggire alla guerra. Per questa attività definita “contro lo Stato” viene licenziato dalla UCLA nel 1966.
Rimane in California stabilendosi a Venice dal 1967 al 1970 dedicando tutto il suo tempo a scrivere, tradurre e dipingere. Inizia una collaborazione con David Meltzer che pubblica nella rivista Tree diverse sue traduzioni cabalistiche.
Nel 1972 traduce e pubblica Un Arc-en-ciel pour l’Occident chrétien di René Depestre, la cui opera lo conduce definitivamente al marxismo.
Fra il 1972 e il 1980 vive a North Beach, San Francisco, e continua a scrivere e tradurre poesia contemporanea, imparando il russo e – dopo un anno di traduzioni quotidiane – prendendo a scrivere poesie in quella lingua.
Dal 1980 si unisce al Communist Labor Party e lavora come attivista culturale con un gruppo di poeti fra cui Luis Rodriguez, Michael Warr, Kimiko Hahn, Sarah Menefee, Bruno Gullì, fino al volontario scioglimento del gruppo nel 1992.
Dopo un periodo di transizione, nel 1994, diventa membro della League of Revolutionaries for a New America e contribuisce al suo giornale People’s Tribune.
Durante gli anni Ottanta, dirige Compages, una rivista internazionale di traduzione di poesia rivoluzionaria. Poeti di tutto il mondo vengono tradotti in americano da un gruppo di poeti e traduttori, e poeti americani vengono a loro volta tradotti in altre lingue. La rivista viene spedita in 50 paesi a gruppi rivoluzionari e ad organizzazioni culturali. In quel periodo Hirschman pubblica l’unica antologia di poesia albanese degli anni comunisti che sia mai stata pubblicata negli Stati Uniti, Jabishak.
È stato in contatto fin dalla metà degli anni Cinquanta con i poeti della beat-generation (alla quale è stato a volte associato) dai quali però si differenzia subito proprio per le sue posizioni politiche. Pur amico di Allen Ginsberg, Gregory Corso, Bob Kaufman e di tutti gli altri poeti beat, dissente da quella che ritiene una rivoluzione “borghese”, fatta di droghe e misticismo orientale, mentre si sente più vicino politicamente e culturalmente ai movimenti radicali afroamericani (Black Panther Party e tra i poeti Amiri Baraka).
Nel 1972 Hirschman comincia a scrivere i poemi lunghi che chiama Arcanes. Negli ultimi 42 anni ne ha scritti quasi 250 rimasti inediti per molti anni. Alcuni sono stati pubblicati dalla rivista Left Curve edita e diretta da Csaba Polony.
Hirschman descrive gli Arcanes come la trasformazione dialettica materialistica di ciò che è spesso alchemico o mistico. Essi si sforzano di portare avanti il significato spirituale del pensiero e del sentimento dialettico in un senso personale e politico.
Gli Arcanes, anche quando toccano temi personali (come nell’Arcano per suo figlio David, morto a 25 anni per un linfoma nel 1982), hanno sempre relazioni con le trasformazioni politiche e sociali. Negli ultimi anni il suo impegno ci ha dato opere di struttura e coscienza politica e poetica che sono baluardo per l’anima contro l’ondata di caos e fascismo che sta divorando lo spirito umano.
Ha pubblicato più di 100 libri e opuscoli di poesia, e saggi e traduzioni da nove lingue. Fra i suoi libri di poesia più importanti: A Correspondence of Americans (Bloomington, Indiana University, 1960), Black Alephs (Trigram Books, New York/London, 1969), Lyripol (City Lights Books, San Francisco, 1976), The Bottom Line (Curbstone Press, Willimantic, 1988), Endless Threshold (Curbstone Press, Willimantic, 1992), Front Lines (City Lights Books, San Francisco, 2002), I was Born Murdered (Sore Dove Press, San Francisco, 2004).
Nella sua intensa opera di traduttore ha lavorato su autori come Mayakovsky, Roque Dalton, Pier Paolo Pasolini, Rocco Scotellaro, Paul Laraque, Paul Celan, Martin Heidegger, Pablo Neruda, René Char, Stéphane Mallarmé, Alexei Kruchenykh, Ismaël Aït Djafer, Alberto Masala, Ferruccio Brugnaro.
È stato anche curatore e traduttore nel 1965 della prima importante antologia di Antonin Artaud pubblicata negli Stati Uniti da City Lights Books, opera che ha influenzato profondamente molti intellettuali, scrittori e gruppi teatrali (su tutti il Living Theatre). Ha rivelato una sensibilità particolare traducendo e pubblicando diverse poetesse, tra cui Sarah Kirsch (Germania), Natasha Belyaeva (Russia), Anna Lombardo, Lucia Lucchesino e Teodora Mastrototaro (Italia), Katerina Gogou (Grecia), Luisa Pasamanik (Argentina), Ambar Past (Mexico).
Il rapporto di Hirschman con l’Italia inizia alla fine degli anni Cinquanta.
La poesia che dà titolo al suo primo libro, A Correspondence of Americans, fu pubblicata nella rivista Botteghe Oscure a Roma nel 1958, due anni prima della sua pubblicazione negli Stati Uniti. Nel 1980 è in Sicilia per la pubblicazione bilingue della sua traduzione di Yossyph Shyryn del poeta siciliano Santo Calì.
Nel 1990, una versione italiana del suo libro di poesie militanti, The Bottom Line, curata da Bruno Gullì, è pubblicata dall’Editoriale Mongolfiera di Bologna con il titolo Quello Che Conta.
Nel 1992 comincia un tour in Italia, dando origine ad un sodalizio con la Multimedia Edizioni e la Casa della Poesia di Salerno, con il libro Soglia Infinita, tradotto ancora da Bruno Gullì. Questa collaborazione continua nel 2000 con la pubblicazione della prima raccolta di Arcanes, tradotti da Raffaella Marzano (che ha anche revisionato e dato corpo unico ad altre traduzioni di Anna Lombardo e Mariella Setzu) che ha poi continuato a proporre le opere di Jack Hirschman in Italia.
Hirschman è stato tra i primi poeti di livello internazionale ad aderire al progetto di Casa della poesia, di cui è uno dei più assidui collaboratori e frequentatori, partecipando agli Incontri internazionali di poesia che si sono svolti a Salerno, Napoli, Baronissi, Amalfi, Pistoia, Trieste, Reggio Calabria, Sarajevo.
È spesso accompagnato da sua moglie, la poetessa e pittrice anglosvedese Agneta Falk, sposata nel 1999.
Nel 2002 la Before Columbus Foundation attribuisce a Jack Hirschman l’American Book Award for Lifetime Achievement. La motivazione del premio, scritta dal poeta e scrittore David Meltzer, recita tra l’altro: “Jack Hirschman è una figura incredibilmente presente e tuttavia nascosta nella politica culturale e nella vita della poesia americana. Straordinariamente prolifico – ai più alti livelli dell’impegno artistico e del coinvolgimento attivo – il suo lavoro è generoso, aperto, e profondamente critico. La sua critica non è mai banale o inefficace ma ha immensa profondità. La sua opera maggiore – Arcani– si inserisce nella scia dell’epica moderna dei Cantos di Pound, del Paterson di William Carlos Williams, del The Maximum Poems di Charles Olson e delle Letters To An Imaginary Friend di Thomas McGrath. Instancabile lavoratore per la giustizia sociale e la libertà artistica. Noi siamo onorati nel dare riconoscimento alla sua opera e alla sua vita, ed egli onora e sfida la nostra opera e le nostre vite.”
Finalmente nel 2006 la città di San Francisco gli attribuisce il riconoscimento di “Poeta Laureato”, la Multimedia Edizioni pubblica in inglese, in un unico volume di 1000 pagine, l’intero corpus degli Arcani con il titolo The Arcanes e la City Lighs, nel 2008 All that’s left.
Sempre nel 2006 riceve a Reggio Calabria il Premio “Città dello Stretto”.
Il volume The Arcanes viene salutato dalla critica e dagli appassionati come un vero e proprio evento editoriale e culturale.
Nel 2007 riceve a Salerno il Premio Alfonso Gatto (sezione internazionale) ed è ad Haiti per il centenario di Jacques Roumain, invitato dal fratello di Paul Laraque, Franck Laraque. Inoltre, lo stesso anno, è l’organizzatore degli Incontri internazionali di poesia di San Francisco.
Nel 2008, riceve in Italia la cittadinanza onoraria di Baronissi.
Il 2009 è un anno ricco di avvenimenti: al termine del suo incarico come poeta laureato, l’Associazione Amici del Biblioteca di San Francisco gli affidano l’organizzazione dell’International Poetry Festival of San Francisco e delle letture settimanali di giovani poeti negli 11 distretti della città dal titolo Poets 11. Inoltre lo stesso anno, insieme con Sarah Menefee, Cathleen Willams e Bobby Coleman fonda The Revolutionary Poets Brigade, un’organizzazione di poeti politicamente e socialmente impegnati. Questa Brigada oggi ha nuclei di aggregazione anche in altre città quali Los Angeles, Albuquerque, Chicago, Burlington e in Europa a Roma e Parigi.
Negli Stati Uniti pubblica, nel 2010, in collaborazione con Casa della poesia e la Fondazione Alfonso Gatto, il volume Magma che raccoglie le sue traduzioni di poesie di Alfonso Gatto. Nello stesso anno partecipa, insieme ad altri poeti, ad una serie di letture a Basra, come protagonisti della prima apertura internazionale dell’Iraq dall’invasione americana.
Nel 2011 fonda insieme con 35 poeti e con gli organizzatori di vari festival il World Poetry Movement a Medellin, in Colombia, dove era già stato con Agneta Falk nel 2009.
L’anno successivo è in tour in Cina per alcuni reading con Agneta Falk e altri poeti cinesi.
Con la Multimedia Edizioni di Salerno pubblica nel 2014 28 Arcani, sempre tradotto da Raffaella Marzano. Nel 2016 viene pubblicato sempore dalla Multimedia Edizioni il secondo grande volume in lingua originale che raccoglie i suoi Arcanes scritti dal 2007 al 2016. Infine nel 2017 in Italia, sempre la con la traduzione di Raffaella Marzano, viene pubblicato il "libro-miracolo" L'Arcano del Vietnam.
Nel 2018 sono stati ristampati (con la revisione di Raffaella Marzano, in una nuova edizione) i primi due libri di Hirschman pubblicati in Italia "Quello che conta" e "Soglia infinita".
Nel 2019 viene pubblicato (sempre in lingua originale) il terzo volume "The Arcanes".
Per fine 2021 è prevista la pubblicazione del quarto volume "The Arcanes".


Il 22 agosto 2021 si spegne nella sua casa di San Francisco.
10,00 €

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