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04/04/2011

scultura-involontaria Estratto

Scultura involontaria Primo libro italiano di Anatoly Kudryavitsky, poeta surrealista irlandese, nato a Mosca in una famiglia di origini irlandesi, polacche, italiane. Un protagonista della poesia europea, nella traduzione di Anna Belozorovitch e Maria Grazia Calandrone.
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Scultura involontaria 2020 978-88-86203-97-5 112 Poesia come pane Anna Belozorovitch Anna Belozorovitch e Maria Grazia Calandrone
15,00 €
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Poesia per Ciaran O’Driscoll


Il surrealismo, essendo una torre,
si trovò dentro una torre. Qualcosa
sporgeva. Una bandiera di significato
o una cospirazione del serpente & suo bastone.
L’armonia è una pozione di sanità. I sogni vanno
non compos mentis.
Il moto è la grande nebbia. Nel modo in cui parla,
penetra. Nella foresta verde
della Gnosis, la visione reciproca è crespa,
rattoppata, dopo la nascita,
con una sostanza perseverante.
Il mondo smembra disastri.
Il fossato separa la notte dal giorno.
Il ponte levatoio è un pagliaccio.
E la torre, ancora,
si ritrova nella torre.


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Salisburgo


Se credi di essere a Salisburgo
non sei a Salisburgo.
Sei in un tempo
sognato all’indietro.
Negli imperi che invecchiano la libertà
è spazio pubblicitario; musica,
un’isola volante, una zolletta di zucchero, una roccia
ornata di verde capigliatura di alberi.
Saluta le Alpi, imbattiti in Praga,
rimbalza indietro. Quanto oro nei tuoi occhi ferrei!
La felicità è solo qualche faccia più in là,
oltre domani. Chiedi alla guardia della barba.
I tuoi vettori non sono vittoriosi;
e i tuoi suoni, piume
su cui un pavone ha messo il veto.
Le loro firme sfregiano il suolo del cielo.